AA.VV. Rete italiana | FERMIAMO LE GUERRE - Il tempo della pace è ORA ______________________________
Video di presentazione della manifestazione
FERMIAMO LE GUERRE Basta con l’impunità, la complicità, l’inazione. Cessate il fuoco a Gaza, in Medio Oriente, in Ucraina e in tutti i conflitti armati nel mondo. Per una conferenza di pace ONU, per il rispetto e l’attuazione del diritto internazionale, dei diritti umani, del diritto dei popoli all’autodeterminazione, per il riconoscimento dello stato di Palestina, per risolvere le guerre con il diritto e la giustizia. (continua) | ||||
AA.VV. Fondazione | L'UOMO PLANETARIO Presentazione della nuova collana editoriale "PER UNA CULTURA DI PACE", con il primo volume di Ernesto Balducci "L'uomo planetario" Cenacolo del Fuligno, Via Faenza 48, Firenze. Mercoledì 9 ottobre 2024 alle ore 17:00
PROGRAMMA (continua) | ||||
AA.VV. DISARMA | LA CASA BRUCIA IV edizione de Il coraggio della pace Programma dell'iniziativa che si svolgerà al Teatro dell'Affratellamento, Via G.Orsini 73, Firenze dal 4 al 6 ottobre, 2024
Siamo felici ed emozionati/e di pubblicare il programma dell'iniziativa di Firenze che avevamo annunciato in preparazione qualche settimana fa. Ringraziamo fin da ora gli ospiti e le ospiti che hanno accettato di dedicare e investire il proprio tempo e la propria opera perché questi tre giorni intensi e importanti possano avere luogo. E "avere luogo" oggi è più che mai importante, creare uno spazio, dare voce a un mondo che non si rassegna alle cose così come sono. (continua) | ||||
AA.VV. CRS Toscana | TEMPI DI GUERRA. Riflessioni di una femminista Presentazione del libro di Maria Luisa Boccia. Evento in presenza, Libreria Malaparte, via dell’Agnolo 30/r - Firenze. Mercoledì 24 maggio 2023, ore 17.00
Intervengono Daniela Belliti, Marisa Nicchi e Mario Primicerio. Sarà presente l’autrice. Pensare la guerra, lottare per la pace, è il filo rosso della riflessione femminista di Maria Luisa Boccia nei testi qui raccolti. Per non ridursi alla logica bellica dello schieramento e non subire la confusione tra fatti e valori di cui è intriso il discorso mediatico e politico che rende difficile la comprensione degli eventi, delle cause e dei possibili esiti della guerra. (continua) | ||||
Autore Gianfranco Pagliarulo | CONTRO L'AUTONOMIA DIFFERENZIATA L’Anpi sottolinea la voglia di partecipazione testimoniata dalle firme già raccolte. E la percezione dei cittadini sui pericoli della legge Calderoli. 6 agosto 2024
Lo straordinario numero di firme raccolte ai banchetti e via online ci racconta due cose: un latente desiderio di partecipazione che si manifesta quando il cittadino ha effettivamente la possibilità di contribuire a una decisione collettiva; una chiara percezione dei pericoli insiti nella legge Calderoli, nonostante la complessità e la farraginosità della materia. (continua) | ||||
Autore Matteo Siracusano | COMUNITÁ, UMANITÁ Riflessione personale nata dall'osservazione di fenomeni sociali nei primi anni ’90
La riflessione che segue, deriva dall'osservazione nei primi anni '90 del fenomeno associato a comunicazione, migrazione, ricomposizione affettiva. In quegli anni, a Torino vi era un esteso e poco visibile mercato di schede telefoniche internazionali, per aree specifiche, emesse da Società di capitale totalmente sconosciute a me, in Italia. Un mondo parallelo, specifico e molto diffuso che rispondeva alle necessità profonde di ri-collegamento tra persone e comunità d'origine. Una necessità che fonda su basi affettive e tipicamente umane. (continua) | ||||
Autrice Margherita Hack con | LIBERA SCIENZA IN LIBERO STATO Dall'università alle cellule staminali, la battaglia di STATO e CHIESA per mettere in fuga i cervelli Non solo siamo fra gli ultimi in Europa nelle materie scientifiche, ma quando riusciamo a formare un vero genio in genere gli mettiamo in mano una valigia e lo mandiamo a far del bene all'estero. Perché in Italia la ricerca proprio non vuole funzionare? Per due motivi, entrambi ben radicati nella storia e nel costume nazionali. Da un lato scontiamo una cronica quanto inspiegabile paura della scienza e delle sue potenzialità, e dal caso Galileo alla battaglia contro l'analisi preimpianto degli embrioni molta responsabilità spetta alla Chiesa e al suo vizio di dettare legge in un Paese che pure si professa laico. Dall'altro lato ci si mette lo Stato che da destra a sinistra taglia i fondi all'università, spreca le scarse risorse, ingarbuglia le carriere accademiche senza peraltro riuscire a sottrarle ai "baroni". Così, mentre da ogni parte si decanta l'importanza dell'innovazione per la crescita del Paese, nei fatti chi dovrebbe produrla viene ostacolato con ogni mezzo: concorsi macchinosi, precariato a vita, stipendi da fame e, perché no, obiezione di coscienza. Storie di ordinaria contraddizione in un sistema che cola a picco.
Margherita Hack dedica questo libro all'analisi delle condizioni di una ricerca che non ha più né Stato né Chiesa su cui contare. Passa al vaglio le riforme che si sono succedute sotto quattro governi, denuncia gli errori ricorrenti e le troppe incongruenze, mette in luce gli esempi positivi incontrati nel corso della sua carriera e infine propone qualche idea. Per evitare che i troppi medici al capezzale dell'università malata finiscano per ammazzarla.
da Margherita Hack, LIBERA SCIENZA IN LIBERO STATO, La scienza e la politica, Rizzoli, 2010.
La scienza e la politica
Da qualche anno si fa un gran parlare di «innovazione», magica parola che dovrebbe permettere ai Paesi del mondo industrializzato di reggere la concorrenza dei Paesi emergenti, che producono le stesse cose a prezzi enormemente inferiori. Innovazione significa dunque immaginare nuovi modi di produrre le stesse cose a minor costo, oppure inventare nuovi prodotti, dai più complessi ai più semplici, che in qualche maniera facilitino la nostra vita quotidiana (continua) | ||||
Autore Valentino Filippetti | ERETICO FUTURO Per una storia di una sinistra che verrà Questa raccolta di pensieri e di esperienze si conclude con la foto del Pendolo dell’Eresia - realizzato da Angelo Lussiana per l’edizione “Eretico Futuro” del 2015 - e con una poesia del 2003 dello scrittore palestinese Alì Rashid. Il tema di entrambe queste opere è il tempo: l’orologio rende il tempo un valore commerciale, mentre per lo scrittore palestinese il tempo quasi non esiste. Chi cerca di misurarsi con la transizione prodotta dalla rivoluzione digitale si deve muovere tra questi due elementi.
I N D I C E D E I C A P I T O L I
PREFAZIONE Gianfranco Nappi
PREMESSA Valentino Filippetti
LE LETTURE
GLI SCRITTI
LE ESPERIENZE Partito della Rifondazione Comunista Comunisti Unitari Democratici di Sinistra Partito Democratico Social FabLab Patria e Costituzione
LE OCCASIONI PERDUTE
Per una carta della civiltà e del benessere tecnologico
Valentino Filippetti è nato nel 1956. Per gran parte della sua vita ha lavorato nelle organizzazioni politiche della sinistra. Ha collaborato con Adriano Ossicini, Sergio Garavini, Gianfranco Nappi e Stefano Fassina. Ha fondato molte associazioni tra le quali Rose Rosse d’Europa e Social Fablab. Ha ricoperto diversi incarichi amministrativi. Attualmente è sindaco di Parrano (TR)
da Valentino Filippetti, ERETICO FUTURO, Bordeaux Edizioni, Roma 2021
Spesso ci chiediamo dove la sinistra abbia sbagliato o quanto meno quando abbia perso i contatti con la realtà. Ma forse dovremmo chiederci perchè la destra sia arrivata prima a capire e a interpretare quello che stava succedendo. Di seguito PREFAZIONE Gianfranco Nappi PREMESSA Valentino Filippetti Da dove viene la sconfitta del movimento operaio
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AA.VV. La società della cura | NESSUN* SI SALVA DA SOL* NESSUN* PUO' ESSERE LASCIAT* INDIETRO APPELLO de La Società della cura per la giornata del 21 novembre 2020 | ||||
Autrice Luisa Simonutti | SIMPATIA, «PHILAUTÌA» da Fructibus construere folia. Omaggio a Vittoria Perrone Compagni, a cura di Gianluca Garelli e Anna Rodolfi, dalla collana Biblioteca Palazzeschi, coordinata dal Consiglio Direttivo del Centro di Studi «Aldo Palazzeschi», contributo omonimo di Luisa Simonutti, Società Editrice Fiorentina, Firenze 2020.
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Autrice Luisa Simonutti | UNEASINESS. L’inquietudine è una questione del nostro tempo riemersa con forza sotto la pressione della pandemia. È un disagio non solo causato da una mancanza ma contiene una carica di cambiamento che, se pure esprime un’assenza, sprigiona allo stesso tempo il potere della scelta e dell’azione. da Luisa Simonutti, Uneasiness. John Locke e le inquietudini del presente, Laboratorio dell’ISPF, XVII, 2020.
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Autrice Luisa Simonutti | PAURE, CONTAMINAZIONI E ALTERITÀ. Punto d’osservazione sono le paure suscitate da una malattia tanto pervasiva quanto intangibile come quella provocata da un elemento impercettibile e indeterminato: il virus. Non un interrogativo intorno ai suoi molteplici aspetti storico-politici-psicologici o alle questioni della medicina sociale, quanto una riflessione sul se e come essa intervenga nel nostro vivere e abbia modificato o modificherà il nostro rapporto con l’altro. da Luisa Simonutti, Paure, contaminazioni e alterità. Da Bacone a Kapuściński, Laboratorio dell’ISPF, XVII, 2020.
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Autrice Luisa Simonutti | DALLA TOLLERANZA ALL’EMPATIA. da Fuori di sé. L’empatia nell’orizzonte umano e oltre, a cura di Silvia Caianiello, dalla collana “Filosofia e Saperi”, contributo omonimo di Luisa Simonutti, CNR edizioni, Roma 2015
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Autrice Luisa Simonutti | PIERRE BAYLE UTOPISTA? da Utopie e patologie della libertà. Snodi, a cura di Nestore Pirillo, presentazione di Cecilia Albarella, contributo omonimo di Luisa Simonutti, Liguori Editore, Napoli 2014.
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AA.VV. Sergio Bellucci Marcello Cini | LO SPETTRO DEL CAPITALE PER UNA CRITICA DELL'ECONOMIA DELLA CONOSCENZA da Sergio Bellucci, Marcello Cini, Lo spettro del capitale Per una critica dell’economia della conoscenza, codice EDIZIONI, 2009.
Il mito racconta che Mida ottenne da Dioniso il potere di trasformare in oro tutto ciò che toccava. Il re si accorse presto però che in tal modo non poteva neppure sfamarsi, in quanto tutti i cibi che toccava diventavano istantaneamente d’oro. Resosi conto che la sua cupidigia di denaro lo avrebbe portato alla morte, implorò Dioniso di togliergli tale potere. Impietosito dal pentimento del re,Dioniso esaudì la richiesta. | ||||
Autore Karl Jaspers | PSICOLOGIA DELLE VISIONI DEL MONDO Sommario "Uno dei compiti della filosofia è stato lo sviluppo di una visione del mondo che fosse conoscenza scientifica e, insieme, dottrina di vita. La conoscenza razionale doveva essere il punto d'appoggio. Il nostro libro segue un'altra strada. In esso noi tentiamo soltanto di comprendere quali siano le posizioni ultime che l'anima occupa, quali le forze che la muovono. La visione del mondo effettiva resta una cosa di pertinenza della vita. Noi non diamo notizia di ciò che nella vita conta. Il nostro compito è soltanto questo: offrire delle spiegazioni e delle possibilità quali mezzi di autoriflessione. Chi desidera una risposta diretta alla domanda come debba vivere, la cercherebbe invano in questo libro. Resta qui chiuso e inaccessibile l'essenziale; esso risiede nelle concrete decisioni del destino personale. Il libro ha un significato esclusivamente per coloro che cominciano a meravigliarsi, a riflettere su se stessi, a scorgere gli aspetti problematici del mondo dell'esistenza, e, inoltre, esclusivamente per coloro che fanno esperienza della vita come di una responsabilità personale, irrazionale, una responsabilità che non può essere tolta di mezzo da nessuna cosa al mondo. Esso fa appello alla libera spiritualità e attività della vita offrendo mezzi per orientarsi, ma non cerca di creare e insegnare vita". Karl Jaspers
Karl Jaspers (nato a Oldenburg nel 1883 e morto a Basilea nel 1969) è stato uno dei maggiori esponenti dell’esistenzialismo contemporaneo. Laureatosi in medicina, fu dapprima professore di psicologia all’Università di Heidenberg, quindi professore di filosofia sempre all’Università di Heidenberg e poi all’Università di Basilea. Il suo pensiero ha seguito fondamentalmente tre fasi: della psichiatria, della psicologia (a questa fase appartiene il presente libro) e infine della filosofia. In tutti e tre questi campi le sue concezioni si sono affermate per la loro originalità e profondità.
da Karl Jaspers, Psicologia delle visioni del mondo Introduzione, Astrolabio, Roma 1950.
INTRODUZIONE
§ 1. CARATTERISTICHE DI UNA PSICOLOGIA DELLE VISIONI DEL MONDO
Cos'è una visione del mondo? è qualcosa di totale e universale a un tempo. Parlando ad esempio del sapere, visione del mondo non può dirsi un ramo del sapere considerato singolarmente, bensì il sapere come totalità, come cosmo. Per altro la visione del mondo non si esaurisce in un sapere, e importa anche una valutazione, una plasmazione di vita, un destino, una viva e intima sperimentazione di un ordinamento gerarchico dei valori. Esprimendo sotto altra forma questi due concetti (continua) | ||||
Autrice Eugenia Casini Ropa | AGITPROP E UTOPIA Articolo in AA.VV., Cultura e cinema nella Repubblica di Weimar, Venezia, Marsilio Editori, 1978, pp- 117-125
In nessun campo dell’arte è tanto evidente l’efficacia propagandistica agitatoria come nell’arte scenica. Il teatro è il mezzo di propaganda più efficace della classe e dello strato sociale che del teatro può disporre (Frida Rubiner) Nessun altro può essere il compito del teatro operaio se non propaganda e ancora propaganda per l’idea del socialismo, per la soppressione della società classista e l’edificazione di una nuova comunità mondiale realmente umana (Erwin Piscator) …se accanto a prodigi d’acciaio e di cemento milioni di proletari vivono nel buio! Voi avete in mano la soluzione: abbattete il muro del vostro silenzio! Esigete la vostra vita, i vostri spettacoli, creali tu stesso, proletario! L’arte è un’arma! (Friedrich Wolf[1]. (continua) | ||||
AA.VV. Autori e organizzazioni, FSM / WSF | FORUM SOCIALE MONDIALE 2021 Online 23-31 gennaio 2021
UN ALTRO MONDO È POSSIBILE COSTRUIREMO UN FORUM SOCIALE DI AZIONI E LOTTE Collegamenti al sito del FSM / WSF. Si attiva la traduzione in Italiano dal menu in alto a destra. | ||||
Autore Luigi Lombardi Vallauri | IL PRIMATO DEI BENI NON ESCLUSIVI Intervento alla seconda Conferenza Internazionale "Por el equilibrio del mundo", Palacio de Convencionens, L'Avana (Cuba), 28-30 Gennaio 2008.
1. Il modello cubano: relitto o prototipo? La domanda su Cuba che tutti forse gli osservatori stranieri non ostili si pongono nella situazione geopolitica e geo-economica attuale, è se Cuba va considerata come un relitto di socialismo reale destinato a essere sommerso dallo tsunami del capitalismo globalizzato non appena si estingue il gruppo dirigente guidato e impersonato da Fidel Castro, oppure Cuba costituisce una specie di prototipo di un modello di sviluppo che è (con varianti, naturalmente) forse l'unico (continua) | ||||
Autore Luciano Nicolini | Appunti per in CENERENTOLA, mensile libertario, Febbraio 2007. Opuscolo originario 1995.
P R E M E S S A
Capita sempre più spesso che i lettori di Cenerentola mi chiedano
che cosa intendo quando parlo di socialismo libertario.
Si potrebbe rispondere: “Una società di liberi e uguali” o,
più prudentemente, “Una società senza classi e senza stato”.
Inutile (continua) | ||||
Autore Luigi Lombardi Vallauri | I FORUM SOCIALI MONDIALI Da Wikipedia, informazioni ed elenco dei FORUM SOCIALI MONDIALI (FSM) dal primo, a Porto Alegre, 2001, a quello tenutosi a Salvator de Bahia, 2018.
I Social Forum Mondiali (FSM) sono un importante riferimento per la politica e per la società civile a livello nazionale, sovranazionale e mondiale. Si svolgono, di regola, annualmente, come contraltare del Forum economico mondiale, che si riunisce a Davos (Svizzera). Il loro bersaglio critico principale è il neoliberismo, inteso come la versione attuale, globalizzata, del capitalismo industriale e finanziario. (continua) | ||||
Autore Aldo Ceccoli | DOLORE E POLITICA Articolo, 2020.
Innanzitutto mi sembra infine corretto premettere che in generale mi muovo all’interno di queste tre citazioni: “La mancanza di scrupoli impegnata / nella registrazione delle entrate” (I. Bachmann[1]), “Ti venderemmo tutto quello di cui tu hai bisogno se non preferissimo che tu abbia bisogno di ciò che vendiamo” (J. Saramago[2]), “Certo che c’è la lotta di classe, ma è la nostra classe, quella dei ricchi, che la sta vincendo” (W. Buffett[3]). Il liberismo è un programma politico e la sua mondializzazione è una costruzione sociale reazionaria. Non vi è una globalizzazione buona e una cattiva, ma la globalizzazione liberista è ciò che è, perché è stata pensata e realizzata per determinare gli esiti che presenta. (continua) | ||||
Autore Aldo Schiavone | EGUAGLIANZA UNA NUOVA VISIONE SUL FILO DELLA STORIA da Aldo Schiavone, Eguaglianza: Una nuova visione sul filo della storia, Giulio Einaudi editore, 2019
La storia è, in questo libro, la chiave per proporre una nuova, inaspettata, idea d'eguaglianza, capace di dare un senso al nostro tempo. Un viaggio attraverso i secoli - dalla Grecia classica alla Roma imperiale, alla prima modernità dell'Occidente, alla grande stagione del capitale e del lavoro, sino ai problemi del presente - alla ricerca di una strada alternativa, abbozzata, dimenticata e mai davvero percorsa, per pensare l'eguaglianza. La fine della grande industria e del lavoro operaio nella parte economicamente più avanzata del mondo ha distrutto le basi culturali, sociali ed economiche dei (continua) | ||||
Autore Luigi Ferrajoli | MANIFESTO PER L'UGUAGLIANZA IL PRINCIPIO DI UGUAGLIANZA COME VALORE POLITICO E COME PRINCIPIO DI RAGIONE da Luigi Ferrajoli, Manifesto per l'uguaglianza, anticorpi GLF Editori Laterza, 2018.
Il principio di uguaglianza è non soltanto un valore politico fine a se stesso e la principale fonte di legittimazione democratica delle pubbliche istituzioni ma soprattutto un principio di ragione che dovrebbe informare qualunque politica in grado di affrontare le sfide globali dalle quali dipende il nostro futuro.
In questi anni abbiamo assistito a una esplosione delle disuguaglianze senza precedenti nella storia. Un fenomeno che non solo è in contrasto con il principio di uguaglianza formulato in tutte le Costituzioni e le carte internazionali dei diritti, (continua) | ||||
AA.VV. Black Rose Anarchist Federation | SOVRANITA' ALIMENTARE E AGROECOLOGIA NELL'ANARCHISMO ORGANIZZATO
In risposta al modello industriale e capitalista di produzione alimentare che ha decimato i modi di vita rurali e la nostra madre terra, i movimenti sociali di tutto il mondo hanno identificato l'agroecologia come la loro proposta alternativa per lo sviluppo rurale. Fondata sulle conoscenze contadine e indigene, sulle lotte per la sovranità alimentare e sulla riforma agraria, l'agroecologia è intesa dai movimenti sociali come "uno strumento per la trasformazione sociale, economica, culturale, politica ed ecologica delle comunità e dei territori". Questa intervista che Black Rose ha condotto nell'estate del 2020 con un militante del Fronte di Lotta Contadina della Federazione Anarchica di Rio de Janeiro (FARJ), esamina il loro lavoro con alcuni dei movimenti sociali del Brasile che lottano per l'agroecologia e la sovranità alimentare. Provenendo da un contesto con movimenti sociali contadini molto sviluppati, FARJ condivide importanti intuizioni da cui i militanti anarchici possono imparare.
da anarkismo.net, intervista del Black Rose Anarchist Federation alla Federazione Anarchica di Rio de Janeiro (FARJ), 2021.
Leggi l'intervista su anarchismo.net Di seguito il testo.
BRRN: Puoi innanzitutto dare una panoramica del tipo di lavoro sociale in cui sono coinvolti i militanti del Fronte di Lotta Contadina delle FARJ? Quali sono i movimenti e le organizzazioni a cui partecipano/ collaborano i militanti delle FARJ? Chi sono i protagonisti di questi movimenti e organizzazioni? | ||||
Autrice Lia Didero | IRRIDUCIBILITA' AL CAPITALISMO da Monia Andreani, Biologico, collettivo, solidale, postfazione di Lia Didero, Altreconomia 2016.
Per costruire una società di liberi e libere ed uguali occorre identificare tutti i momenti in cui si confrontano in modo partecipato ed orizzontale gli attori sociali nei loro ambiti naturali, siano essi esclusivamente contesti culturali, vertenze territoriali siano essi collegati a lavoro e produzione. Occorre vedere in essi il potenziale esercitato dalla relazione e dalla co-progettazione nel tracciare in modo inclusivo i fili di bisogni ed obiettivi comuni. La maglia che ne deriva è il tentativo di ricostruire un tessuto sociale ormai reciso e sfibrato dagli attacchi onnivori del capitalismo contro tutti i prodotti della collettività. (continua) | ||||
Autrice Monia Andreani | PER UN'ECOLOGIA DELLA LIBERTA' 1 Il capitale delle relazioni e la sfida intergenerazionale Meglio “grande” o “piccolo”? Cooperazione e mutualismo. Costruire reti di economia solidale. Gli antidoti allo stress: confronti ripetuti e solidarietà interna. 2 Responsabilità senza potere: come si decide in Iris Autogestione nella “libertà di partecipare”. Autogestione a responsabilità collettiva. Una prassi autogestionaria con decisioni condivise. 3 Le azioni mutualistiche Rilanciato il concetto di proprietà collettiva. Emesse azioni mutualistiche individuali per soci finanziatori. “Capitalizzate” le relazioni. 4 Dentro il capitale, contro il capitale: il modello Iris Non c’è estrazione di plusvalore. Il surplus viene reinvestito e non spartito tra i proprietari o investito in prodotti finanziari. Il rapporto di lavoro non è gerarchico ma orizzontale. L’azienda sta fuori dalle regole del mercato capitalistico. 5 Un modello integrale di prassi autogestionaria e mutualistica da approfondire e tenere presente
da Monia Andreani, Biologico, collettivo, solidale, Capitolo V, Altreconomia 2016.
La gerarchia sarà sostituita dall’interdipendenza e la consociazione comporterà l'esistenza di un nucleo organico in grado di rispondere ai bisogni biologici, profondamente sentiti, di sollecitudine, cooperazione, sicurezza, amore. Murray Bookchin
1 Il capitale delle relazioni e la sfida intergenerazionale
La cooperativa Iris può essere considerata una realtà medio grande nel panorama dell’economia solidale italiana che è costituita mediamente da aziende piccole o piccolissime. Quello che è davvero grande in Iris è il tessuto organico, perché pulsante e vitale, una vera e propria (continua) | ||||
Autrice Monia Andreani | BIOLOGICO COLLETTIVO SOLIDALE DALLA FILIERA AGRICOLA ALLE AZIONI MUTUALISTICHE da Monia Andreani, Biologico, collettivo, solidale, Altreconomia 2016. Estratto dalla presentazione della casa editrice.
Iris, la cooperativa che cura la terra, le persone, il mondo. Pane, amore e rivoluzione. La Cooperativa Iris – già nota a tanti consumatori critici per la sua ottima pasta – è molto di più di un’azienda agricola bio nel Parco Naturale dell’Oglio Sud.
È un’utopia concreta, un modello nato a fine anni Settanta (continua) | ||||
Autore Genuino Clandestino | Il manifesto di GENUINO CLANDESTINO Comunità in lotta per l'autodeterminazione alimentare | ||||
AA.VV. Vittorio Foa, | IL SILENZIO DEI COMUNISTI da Vittorio Foa, Miriam Mafai, Alfredo Reichlin, Il silenzio dei comunisti. Giulio Einaudi editore, 2002
Il libro Queste brevi lettere, cariche di ricordi del passato ma anche ansiose di futuro, riprendono una discussione da tempo interrotta nel mondo politico. Quella sul comunismo italiano del Novecento. I comunisti erano tanti e tanti, ha scritto Vittorio Foa in uno dei suoi Passaggi, e oggi stanno zitti. Quel silenzio oscura limiti e meriti, peccati e valori positivi di tanti uomini e donne, tace sull’inedito intreccio di radicalismo e moderazione che ha segnato quell’esperienza, sacrifica un pezzo importante della nostra storia, tanto che a volte sembrano restare solo gli anatemi di Berlusconi. (continua) | ||||
Autrice Tamara Alderighi | QUELLO CHE MANCA OGGI Riassuminbile in: UNA NUOVA 'CLASSE DIRIGENTE' Note personali a sostegno della proposta di costruzione del Portale, stese -a caldo- immediatamente dopo la fallimentare esperienza della lista "Sinistra Arcobaleno", formatasi per le elezioni politiche italiane, nel 2008.
Alla base della costruzione di questo Portale c’è l’idea di fare 'qualcosa' per invertire la rotta della pluridecennale crisi della sinistra.
L’avvio del progetto risale al 2008: alla fallimentare esperienza della "Sinistra Arcobaleno", che avrebbe dovuto rilanciare la "sinistra radicale" “riunificata”, nei territori e nelle istituzioni e che invece aveva ottenuto il risultato di non riuscire nemmeno a raggiungere la soglia del 4%, rimanendo fuori dal Parlamento.
In me prese corpo il bisogno di una rivalsa a tutti i costi. (continua) |