Autore

Béla Balàzs


CHE COS'E' L'ARTE COLLETTIVA?
Domande ingenue con preghiera di risposta


da “Arbeitsbühne”, n. 4, 1929.

 

Che cos'è l'arte collettiva? - Semplicissimo: quando uno non fa qualcosa da solo per se stesso, ma molti collaborano ad un'opera; tutti inseriti in un piano, tutti subordinati a un'idea. L'arte collettiva nasce attraverso il lavoro collettivo.

Ma guarda! ...

Allora per esempio la catena di montaggio della Ford.

Là collaborano tutti a fare la stessa auto, nessuno lavora solo per sé (tutti per il profitto dell'imprenditore).

O no? Non è questo l'ideale socialista del lavoro collettivo?

Dove sta la differenza?   (continua)

    Autrice

    Francesca Martellini


    ANNA HALPRIN: OLTRE LA DANZA


    Articolo pubblicato in «Teatro e Storia» nuova serie 3-2011 [a. XXV vol. 32]

     

    Il lavoro di Anna Halprin è un capitolo indispensabile nella ricognizione delle varianti americane della ricerca su luogo e azione. Ma l’interesse sostanziale che ha guidato Francesca Martellini dalle camminate di Stalker nella campagna romana fino ai workshop di casa Halprin a San Francisco è l’evidenza di un punto cruciale: l’estensione del lavoro su di sé all’universo dellerelazioni ambientali e interpersonali.

     

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      Autrice

      Eugenia Casini Ropa


      DELSARTE E IL “GESTO NATURALE”

      sommario

      PER APPROFONDIRE: E. Randi e S. Brunetti (a cura di), “I movimenti dell’anima. François Delsarte fra teatro e danza”, Atti del Convegno, Edizioni di Pagina, Bari 2013.

       


      Articolo nel sito dell’Associazione  MuVi

      Sintesi della visione e della ricerca di Delsarte sul problema della gestualità dell’attore.

       

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        Autore

        Non precisato


        IL PENSIERO DI GURDJIEFF

        sommario

        Il blog contiene stralci dagli scritti di G.I.G. con varie finalità, ma si interessa particolarmente al lavoro su se stessi attraverso i Movimenti e le Danze sacre. Si può avere accesso ad una apertura verso le pratiche di lavoro che uniscono corpo e spirito allo scopo di condurre attraverso la cosiddetta “Quarta via” ad una rigenerazione dell’essere umano.

         

        PER APPROFONDIRE: G.I.G., incontri con uomini straordinari, Adelphi, Milano 1993;  P. Uspenskij. “La quarta vis”, Astrolabio-Ubaldini, Roma1974; su YouTube è possibile trovare lezioni e video dei Movimenti e delle Danze.

         


        In “Danze di Gurdjieff", Blog online sul pensiero di Georges Ivanovic Gurdjieffche raccoglie in particolare articoli sui movimenti e le danze sacre.

         

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          Autore

          Non precisato


          "DANZE DI GURDJIEFF"
          Le danze sacre di Georges Ivanovic Gurdjieff

          sommario

          Il blog contiene stralci dagli scritti di G.I.G. con varie finalità, ma si interessa particolarmente al lavoro su se stessi attraverso i Movimenti e le Danze sacre. Si può avere accesso ad una apertura versore pratiche di lavoro che uniscono corpo e spirito allo scopo di condurre attraverso la cosiddetta “Quarta via” ad una rigenerazione dell’essere umano.

           

          PER APPROFONDIRE: G.I.G., incontri con uomini straordinari, Adelphi, Milano 1993;  P. Uspenskij. “La quarta vis”, Astrolabio-Ubaldini, Roma1974; su YouTube è possibile trovare lezioni e video dei Movimenti e delle Danze.

           


          In “Danze di Gurdjieff", Blog online sul suo pensieroche raccoglie in particolare articoli sui movimenti e le danze sacre.

           

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          MOVIMENTI (video)

           

          MOVIMENTI E DANZE SACRE (video)

            Autore

            Dominique Dupuy


            LA SAGGEZZA DEL DANZATORE

            sommario

            La saggezza del danzatore è un libro prezioso e intimo che si legge tutto d’un fiato. È un libro di danza scritto da un danzatore che, di pagina in pagina, si apre a un pubblico trasversale, non solo di addetti ai lavori, ma di tutti coloro capaci di entrare nelle pieghe delle parole. Leggerlo è un’esperienza corporea prima che mentale. Scritto nel “fiore” della vecchiaia, commuove per la capacità di trattare con candore e profondità ogni argomento affrontato. I ricordi del bambino e le riflessioni dell’adulto si succedono uno dopo l’altro, senza sosta, con un soffio lungo e ritmato, con silenzi e accelerazioni, con veemenza e con delicatezza. Si è rapiti dalla lettura, perché l’autore stesso è rapito dalle esperienze vissute. Un’occasione non solo per conoscere umanamente Dominique Dupuy, il suo essere danzatore, ma anche per accogliere una visione più ampia della danza, la sua trasmissibilità e pedagogia. è possibile, attraverso queste pagine, immaginare Dupuy all’opera. Perché, come egli dice, “si danza per essere guardati”.

             


            La Sagesse du Danseur è stato pubblicato in Francia nel 2011 dall’editore Jean-Claude Béhar all’interno della Collana “Saggezza di un mestiere”. Trad. It. di E. Casini Ropa, Mimesis, Milano 2004.

            "... e se la pratica di un mestiere fosse anche un percorso iniziatico, un cammino verso la conoscenza di sé e del mondo?"

             

             

            Estratto dal libro, capitolo 6, "Vieillisage".

                   (in corso di inserimento)

              AA.VV.

              Mario Raimondo, curatore.
              Marianne Ahrne, regista.


              CINQUE SENSI DEL TEATRO

              Cinque fondamentali documentari prodotti dalla RAI

              con il Centro di Sperimentazione Teatrale di Pontedera

              nei primi anni Novanta.


              Quattro maggiori personalità creative del teatro occidentale

              maestri che hanno mutato il senso e il volto del teatro del novecento:

              Julian Beck, Jerzi Grotowski, Peter Brook, Eugenio Barba.

              Il doc sulla sperimentazione italiana del CST di Pontedera completa la serie

               

                1- L'UTOPIA DEL TEATRO VIVENTE - Living Theatre
                2- IN CAMMINO ATTRAVERSO IL TEATRO - Odin Teatret di Eugenio Barba
                3- VIAGGIO NELLA MENTE DELLO SPETTATORE - Teatro di Pontedera
                4- TEATRO DELLE FORME SEMPLICI - Peter Brook
                5-  IL TEATR LABORATORIUM di Jerzy Grotowski

                Autore

                Enrico Romero
                (a cura di)


                INTERVISTA A JERZY GROTOWSKI

                sommario

                Importantissima intervista al giovane regista Grotowki che esplicita con grande precisione la sua idea di teatro contrario alla diffusa visione commerciale e che delinea la sua visione di “teatro povero” il cui fulcro è l’attore che “si dona” con l’intera sua persona.


                PER APPROFONDIRE: 

                J. Grotowski, “Per un teatro povero”, Bulzoni Ed., Roma 1970; 

                AA.VV., “Grotowski posdomani”, in “Teatro e Storia”,a. XIII,  n.20-21, 1998-99; 

                G. Oliva, “Grotowski: le azioni fisiche”, in Teatro di nessuno, https://www.teatrodinessuno.it/doc/grotowski-azioni-fisiche/.

                 


                Video-intervista a J. G. del 1976, contenuta negli archivi RSI. 

                J. G. risponde in lingua francese.

                 

                Importantissima intervista al giovane regista Grotowki che esplicita con grande precisione la sua idea di teatro contrario alla diffusa visione commerciale e che delinea la sua visione di “teatro povero” il cui fulcro è l’attore che “si dona” con l’intera sua persona.
                 

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                  (continua)

                  Autore

                  Moreno Cerquetelli
                  (a cura di)


                  EUGENIO BARBA
                  60 anni di Odin Teatret


                  Intervista a E. Barba che racconta la sua vita di regista attraverso i suoi spettacoli teatrali, realizzata da UILT web TV Unione Italiana Libero Teatro, 9 novembre 2024.

                   

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                  PER APPROFONDIRE E. Barba, La canoa di carta. Trattato di antropologia teatrale, il Mulino, Bologna -  Le mie vite nel Terzo teatro. Differenza, mestiere, rivolta, Edizioni di Pagina, 28 settembre 2023, formato Kindle.

                   

                    Autrice

                    Eugenia Casini Ropa


                    OGNI UOMO E' UN DANZATORE:
                    la visione antropologica di Rudolf Laban

                    Breve articolo inedito che introduce il pensiero antropologico del movimento in R. Laban, 2019.

                     

                    sommario

                    Rudolf Laban é stato il coreografo/ricercatore  che più ha influito sul pensiero e le pratiche di danza nell’ultimo secolo. Il suo studio dei principi di una “danza libera”  e la sua convinzione che ogni persona possa danzare, il suo approccio filosofico e scientifico alle leggi dello spazio, del tempo e dell’energia nel movimento, hanno posto basi essenziali non solo per l’arte della danza moderna e contemporanea, ma anche per l’uso della danza come strumento pedagogico e riabilitativo  in ambito sociale. L’articolo propone la nascita del suo pensiero su corpo, persona e comunità  nei prime decenni del suo studio sul movimento e la danza.

                     

                    PER APPROFONDIRE. R: Laban, L’arte del movimento, Ephemeria, Macerata 1999; R. Laban, La danza moderna educativa, Ephemeria, Macerata 2009; J. Newlove, J. Dalby, Laban per tutti, Dino Audino, Roma 2008. V. Maletic, Rudolf Laban. Lo sviluppo del suo pensiero in movimento, Dino Audino, Roma 2023.

                     


                    Rudolf (von) Laban (1879-1958), artista visivo, danzatore e coreografo, è stato probabilmente il maggior teorico e ricercatore del XX secolo nell’ambito della danza e del movimento. La sua ricerca si è principalmente incentrata sull’analisi e la sperimentazione scientifica e artistica dei fattori fisici che intervengono nel movimento e degli impulsi interiori che lo motivano e che in esso si manifestano. I suoi studi non hanno soltanto largamente influenzato la nascita e l’evolversi della danza moderna e contemporanea, ma, con il loro orientamento antropologico e sociale, hanno permesso   (continua)

                      Autrice

                      Eugenia Casini Ropa


                      IL CORPO RITROVATO
                      Danza e teatro
                      tra pedagogia, ginnastica e arte.

                      sommario

                      Rudolf Laban Rudolf Laban é stato il coreografo/ricercatore  che più ha influito sul pensiero e le pratiche di danza nell’ultimo secolo. Il suo studio dei principi di una “danza libera”  e la sua convinzione che ogni persona possa danzare, il suo approccio filosofico e scientifico alle leggi dello spazio, del tempo e dell’energia nel movimento, hanno posto basi essenziali non solo per l’arte della danza moderna e contemporanea, ma anche per l’uso della danza come strumento pedagogico e riabilitativo  in ambito sociale.  Questo saggio evidenzia il contesto culturale e sociale -  il fiorire di una variegata “cultura del corpo” in Germania nei primi decenni del secolo scorso - nel quale si inserisce inizialmente la fondamentale opera magistrale di Laban.

                       

                      PER APPROFONDIRE. R: Laban, L’arte del movimento, Ephemeria, Macerata 1999; R. Laban, La danza moderna educativa, Ephemeria, Macerata 2009; J. Newlove, J. Dalby, Laban per tutti, Dino Audino, Roma 2008. V. Maletic, Rudolf Laban. Lo sviluppo del suo pensiero in movimento, Dino Audino, Roma 2023.

                       


                      Saggio sulla cultura del corpo in Germania nel primo Novecento pubblicato in “Teatro e Storia”, n.3, ott. 1987

                       

                       

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                        Autrice

                        Francesca Camponero


                        RUDOLF LABAN
                        E LA SUA FILOSOFIA SULLA DANZA

                        sommario

                        il nome di Rudolf Laban segna l’inizio di una nuova era nella storia della danza. Teorico e creatore, poeta e scienziato, studioso e artista, Laban imposta il suo lavoro coreografico che non potrà mai essere dissociato dalla sua attività sistematica di elaborazione concettuale del movimento. Laban mira essenzialmente a una spiegazione del movimento in termini razionali; ma affronta questa problematica da poeta, da coreografo attivo e operante, ponendosi, di volta in volta, di fronte a interrogativi e a risposte che trovino anche una realizzazione sul piano pratico. Laban giunge a definire la significatività del gesto mediante la classificazione dei movimenti in centrifughi (dal centro verso la periferia, gli arti) e centripeti (dagli arti verso il centro, il tronco), distinguibili attraverso quattro condizioni che li rendono manifesti: l’uso di una particolare zona del corpo, la zona che si muove; la direzione del movimento del corpo nello spazio; il ritmo di sviluppo della sequenza motoria e il tempo in cui viene eseguita; la posizione degli accenti e l’organizzazione delle frasi. Grazie a Laban, la nuova danza del Novecento costruisce la propria teoria, dando fondamento sistematico alla pretesa di riflettere il senso stesso del vivere pratico e interiore. La danza è trasfigurazione del movimento, che nel suo realizzarsi conserva il senso pieno di quella concretezza che ne costituisce la fonte.

                         

                        PER APPROFONDIRE. R: Laban, L’arte del movimento, Ephemeria, Macerata 1999; R. Laban, La danza moderna educativa, Ephemeria, Macerata 2009; J. Newlove, J. Dalby, Laban per tutti, Dino Audino, Roma 2008. V. Maletic, Rudolf Laban. Lo sviluppo del suo pensiero in movimento, Dino Audino, Roma 2023.

                         

                         


                        Articolo pubblicato sulla rivista online “Informadanza”, 4 aprile 2020.

                         

                         

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                          Autrice

                          Eugenia Casini Ropa


                          IL CORPO RITROVATO
                          Danza e teatro
                          tra pedagogia, ginnastica e arte.

                          sommario

                          Emile Jaques-Dalcroze fu uno dei protagonisti della riscoperta del corpo e della nascita di una cultura fisica con finalità pedagogiche e rigenerative. In particolare Dalcroze elaborò un metodo didattico per musicisti e danzatori (la Ritmica) che poneva il ritmo come elemento essenziale di armonizzazione globale del corpo e dello spirito delle persone, metodo ancora oggi ampiamente diffuso dell’insegnamento musicale e corporeo. Questo articolo evidenzia il contesto culturale e sociale nel quale si inserisce l’opera magistrale di Dalcroze.

                           

                          PER APPROFONDIRE. E. Jaques-Dalcroze, Il ritmo, la musica, l’educazione, a cura di L. Di Segni-Jaffè, EDT/SIEM, 2008; Susanne Martinez, Esplorare il pensiero di Jaques-Dalcroze, ProgettiSonori, 2008 ; Associazione  Italiana Jaques-Dalcroze: https://www.dalcroze.it/,presenta numerosi articoli e informazioni su vita, metodo e diffusione dell’insegnamento di Dalcroze.

                           


                          Saggio sulla cultura del corpo in Germania nel primo Novecento pubblicato in “Teatro e Storia”, a. II, n.3, ott. 1987

                           

                           

                          IL SAGGIO

                          (pdf da cartaceo)

                            Autrice

                            Rosa Sgambelluri


                            LA RITMICA DI DALCROZE:
                            aspetti educativi e prospettive inclusive

                            sommario

                            Èmile Jaques-Dalcroze rivendica la centralità del corpo, come fucina, spazio laboratoriale in cui la musica prende forma e senso e dove immagina uno scambio continuo fra controllo dei movimenti e percezione degli eventi sonori, a partire da quelli ritmici. Il corpo, è, quindi, coinvolto interamente nel ventaglio delle sue funzioni, nella respirazione, nel controllo della tensione muscolare, nell’equilibrio e nei movimenti compiuti.
                            La Ritmica di Dalcroze non si ferma alla dimensione ritmica della musica, ma si spinge a fondare sul corpo l’intera morfologia musicale. Essa vede, altresì, impegnato il movimento corporeo come punto di riferimento per l’esecuzione musicale dove lo stesso corpo assume un ruolo di intermediario tra suono e pensiero e diventa strumento di sentimenti.
                            Il metodo Dalcroze trova il suo ampio utilizzo anche nel contesto didattico, dove rappresenta per gli alunni con disabilità un setting inclusivo importante nel quale valorizzare le proprie specificità e potenzialità.

                             

                            PER APPROFONDIRE. E. Jaques-Dalcroze, Il ritmo, la musica, l’educazione, a cura di L. Di Segni-Jaffè, EDT/SIEM, 2008; Susanne Martinez, Esplorare il pensiero di Jaques-Dalcroze, ProgettiSonori, 2008 ; Associazione  Italiana Jaques-Dalcroze: https://www.dalcroze.it/,presenta numerosi articoli e informazioni su vita, metodo e diffusione dell’insegnamento di Dalcroze.

                             


                            Saggio elaborato all’Università Mediterranea di Reggio Calabria e pubblicato in “Formazione e Insegnamento”, a. XVI, n. 3, 2018.

                             

                             

                            IL SAGGIO

                             

                              Autrice

                              Noemi Spasari


                              JERZY GROTOWSKI E IL SUO TEATRO POVERO

                              sommario

                              Breve sintesi a carattere enciclopedico che tratta vita e carriera di J.G., il suo Teatro laboratorio e la nascita del Teatro povero, la fondazione e lo sviluppo del Centro per la sperimentazione e la Ricerca di Pontedera e l’influenza che il pensiero e l’esempio di J. G. ha avuto sul teatro del secondo Novecento.


                              Articolo sintetico online su vita e opere di J.G. publicato sulla rubrica “teatropertutti” il 6 giugno 2024.

                               

                              “Il teatro ha un significato solo se ci permette di trascendere la nostra visione stereotipata, i nostri livelli di giudizio, non tanto per fare qualcosa fine a se stessa ma per verificare la realtà e, avendo rinunciato già a tutte le finzioni di ogni giorno, in uno stato totalmente inerme, svelare, donare, scoprire noi stessi”.

                               

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                                AA.VV.

                                Maura Gancitano
                                e Andrea Colamedici


                                LA FILOSOFIA DI
                                GEORGES IVANOVIČ GURDJIEFF

                                sommario

                                I due docenti passano in rassegna le idee filosofiche di G.I.G., che è riuscito a condensare una serie di tradizioni spirituali antiche, rendendole comprensibili alla limitatissima mente dell’uomo occidentale contemporaneo: la cosiddetta Quarta via. Era una filosofia che si imparava con “la carne”, perché prima ancora di essere un filosofo Gurdjieff era un maestro di danze e la danza era uno strumento con cui anticamente si trasmetteva la conoscenza.

                                 


                                Lezione online di Storia della filosofia di RAI Cultura nella sezione Filosofia.

                                 

                                 

                                LA LEZIONE

                                  Autrice

                                  Eugenia Casini Ropa


                                  FRANÇOIS DELSARTE
                                  O GLI IMPROBABILI TRAGITTI
                                  DI UN INSEGNAMENTO

                                  sommario

                                  Sintesi della vicenda biografica e magistrale di F. D., maestro di canto e di recitazione francese dell’Ottocento, che elaborò una onnicomprensiva teoria dell’espressione umana, diffusasi per vie impensate nel mondo occidentale e rivelatrice delle potenzialità espressive del corpo.

                                   

                                  PER APPROFONDIRE: E. Randi e S. Brunetti (a cura di), “I movimenti dell’anima. François Delsarte fra teatro e danza”, Atti del Convegno, Edizioni di Pagina, Bari 2013.

                                   


                                  Articolo pubblicato in: “Quaderni di Teatro”, a. VI, n. 23, febbraio 1984.

                                   

                                  Nel 1970, tra le altre ammiccanti strenne natalizie, era possibile acquistare nelle librerie americane un volumetto dalla veste editoriale raffinata e dal titolo adeguatamente curioso: Come essere un pubblico oratore davvero stupefacente, senza dire una parola[1]. Edito per i tipi rivelatori Dell’American Heritage Press (Retaggio americano, appunto) il libro era un ennesimo sfrutamento in chiave blandamente satirica del sempre funzionante “come eravamo”.   (continua)

                                    Autore

                                    Ted Shawn


                                    OGNI PIU' PICCOLO MOVIMENTO
                                    François Delsarte e la danza

                                    sommario

                                    Nel testo si riportano i principi sull’espressione corporea elaborati da F. D., rilevandone non solo la fondamentale importanza per la nascita della modern dance americana,
                                    Ma anche l’influsso sul pensiero di un corpo totale, dove ogni movimento esteriore si lega a moti interiori e può realizzarne una armonia di carattere olistico.

                                     

                                    PER APPROFONDIRE: E. Randi e S. Brunetti (a cura di), “I movimenti dell’anima. François Delsarte fra teatro e danza”, Atti del Convegno, Edizioni di Pagina, Bari 2013.

                                     


                                    Testo fondamentale di uno dei creatori della danza moderna edito in originale nel 1954 (“Every Little Movement”) e tradotto a cura di Elena Randi per Dino Audino Editore, Roma 2018.

                                     

                                    INDICE

                                    (l'estratto completo è in corso di inserimento)

                                      Autore

                                      Josè Rafael Madureira


                                      ALCUNE NOTE SU FRANÇOIS DELSARTE
                                      Video a partire da un saggio di E. Casini Ropa.

                                      sommario

                                      Note sulla Teoria dell’espressione di F. D. corredate da una vasta scelta di immagini tratte da documenti originali e saggi, che offre una interessante e rapida visione del suo grande lavoro di classificazione delle espressioni umane e della sua filosofia del corpo.

                                       

                                      PER APPROFONDIRE: E. Randi e S. Brunetti (a cura di), “I movimenti dell’anima. François Delsarte fra teatro e danza”, Atti del Convegno, Edizioni di Pagina, Bari 2013.

                                       


                                      Racconto audiovisivo elaborato da Josè Rafael Madureira per il Brasile a partire dal saggio di Eugenia Casini Ropa, “Nota su François Delsarte”, in “La danza e l’agitprop”, il Mulino, Bologna 1990.

                                       

                                      VIDEO

                                      Il video è narrato in italiano con sottotitoli in portoghese.

                                        Autore

                                        Eugenio Barba


                                        CONOSCENZA TACITA:
                                        DISPERSIONE ED EREDITA'

                                        sommario

                                        Il saggio affronta tematiche di grande rilievo che riguardano il lavoro dell’attore per “costruirsi un sistema personale di orientamento - un’etica”, come la dialettica tra acculturazione e inculturazione; le molte facce del “guru” e il “guru”  collettivo; le molteplici scuole di teatro; il processo della conoscenza per l’attore.
                                        “Dietro quei piedi che - dice la gente di teatro - sanno riflettere, c'è la coscienza di un sapere incorporato che coincide con la strada, il tempo, gli incontri, gli ambienti attraversati, senza l'il-lusione d'un traguardo. Un sapere che non separa pensiero e azione, mezzi e obiettivi, che si può apprendere, che si può trasmettere lentamente, per via diretta e indiretta. E che non si può
                                        schematizzare e riprodurre.”

                                         


                                        Articolo scritto in occasione del simposio internazionale "Tacit Knowledge - Heritage and Waste" tenuto a Holstebro nel 1999 in occasione del 35° anniversario dell'Odin Teatre. Pubblicato in Italia su "Teatro e Storia" Annali 5-6 XIII-XIV (1998-99)

                                         

                                         

                                        VAI ALL'ARTICOLO IN PDF

                                          Autore

                                          Eugenio Barba


                                          INTERVISTA A EUGENIO BARBA


                                          Registrazione video, in più parti, dell'intervista al regista Eugenio Barba sulle sue vicende biografiche e sul suo lavoro teatrale.

                                          A cura di ASIA Associazione Spazio Interiore Ambiente, 2011.

                                           

                                          Di seguito le varie parti dell'intervista.

                                          Parte 1

                                          Parte 2

                                          Parte 3

                                            Autrice

                                            Eugenia Casini Ropa


                                            LOIE FULLER E ISADORA DUNCAN:
                                            donne nuove per una danza nuova

                                            sommario

                                            Figure di artiste che hanno rivoluzionato l'arte della danza nel primo Novecento evidenziando nuove potenzialità creative ed esistenziali della donna.


                                            Articolo pubblicato in : AA.VV., "Documenti. Danze di luce. Seminario 3",

                                            Skira Editore, Milano 2003

                                             

                                            Eugenia Casini Ropa

                                             

                                            Loïe Fuller e Isadora Duncan: donne nuove per una nuova danza

                                             

                                            Il vasto rinnovamento di cultura e società che caratterizza in occidente il passaggio tra Otto e Novecento abbraccia anche la rifondazione su basi nuove della danza come arte, sottilmente ma intimamente connessa alla rivalutazione del ruolo femminile. Sono infatti figure isolate e singolari di donne che, nei decenni immediatamente precedenti alla più diffusa rivoluzione   (continua)

                                              Autrice

                                              Eugenia Casini Ropa


                                              BELA BALAZS
                                              E IL TEATRO PER CAMBIARE IL MONDO

                                              in Bela Balazs, "Scritti di teatro.
                                              Dall'arte del teatro alla guerriglia teatrale"

                                              sommario

                                              L'impegno di Bela Balazs come intellettuale al servizio della lotta di classe proletaria nella Germania degli anni Venti: il teatro di agitazione e propaganda (Agitprop) degli operai come strumento di miglioramento della società.

                                               


                                              Articolo pubblicato nella rivista: "Movimento operaio e socialista", a. XI, n.3, 1988.

                                               

                                              Ci fu però un teatro in quegli anni in Germania. che non aveva né prime sensazionali, né registi condottieri che combattessero sulla scena brillanti battaglie artistiche. né sbandieramenti di grossi critici, né grandi attori. Anzi non aveva proprio attori, né veri palcoscenici! Era un teatro di amatori, se si vuole, benché non fosse la recitazione che i suoi membri amavano di più, questi amatori e odiatori. Era anche la più grande organizzazione teatrale non soltanto di Berlino e di tutta la Germania, ma (fatta eccezione per l'Unione Sovietica) dell'Europa   (continua)

                                                Autrice

                                                Eugenia Casini Ropa


                                                INTRODUZIONE.
                                                Di arte di rivoluzione, una poetica
                                                in Bela Balazs, "Scritti di teatro.
                                                Dall'arte del teatro alla guerriglia teatrale"

                                                sommario

                                                Testi teatrali del grande teorico del cinema, che rivelano e rivendicano la funzione di arma culturale e politica del teatro degli operai.

                                                 


                                                Testi teatrali del grande teorico del cinema, che rivelano e rivendicano la funzione di arma culturale e politica del teatro degli operai.

                                                            Pubblicato da: la Casa Usher, Firenze-Milano 1980

                                                            Ristampa: CUEpress, Imola 2023

                                                 

                                                 

                                                Itinerario

                                                Béla Balazs, anagraficamente Herbert Bauer, nacque a Szeged in Ungheria il 4 agosto 1884, unico figlio di un insegnante ungherese di scuola media e di una maestra tedesca. Trascorse gli anni dell'infanzia e dell’adolescenza tra le cittadine di Szeged e di Locse, dove suo padre, giovane studioso cui si pronosticava una brillante carriera scientifica, ma spirito irrimediabilmente indipendente, incapace di adeguarsi all'immobilismo rigidamente gerarchizzato della scuola imperiale,   (continua)

                                                  AA.VV.

                                                  Greta Marzano,
                                                  Erika Guzzo, curatrici;
                                                  con Federica Zanetti,
                                                  Giada Russo,
                                                  Antonio Tassinari


                                                  UN'AVVENTURA UTOPICA

                                                  Teatro e trasformazione nell’esperienza
                                                  del Gruppo Teatro Comunitario di Pontelagoscuro


                                                  A cura di Greta Marzano e Erika Guzzo, con contributi di Federica Zanetti e Giada Russo e scritture sceniche di Antonio Tassinari, Titivillus, Collana Altre Visioni, 123, 2014.

                                                   

                                                  Cosa accadrebbe se delle persone di età, sesso, cultura ed estrazione sociale differente si riunissero settimanalmente per fare teatro? Accadrebbe loro di dare vita a ciò che in molti paesi dell’America Latina è noto con il nome di Teatro Comunitario.
                                                  Il teatro che si autodefinisce “comunitario” è un luogo in cui una comunità entra in contatto con se stessa, accogliendo la sfida di riannodare i fili molteplici che legano passato, presente e futuro, e dove le memorie collettive e individuali diventano materia vivente per lo spettacolo.   (continua)

                                                  Autrice

                                                  Eugenia Casini Ropa


                                                  ISADORA OGGI: PERCHE'? 1998

                                                  Articolo, 1998


                                                  Ci sono figure intorno a cui si addensa un alone mitico e leggendario tenace, che ne costituisce in gran parte il fascino, ma spesso impedisce di distinguerne con chiarezza la realtà e la portata storica. Isadora Duncan è certamente una di queste. La  trasgressività e la tragicità della sua vita, i suoi piedi nudi e le tuniche alla greca sono stati e sono assai più familiari all'immaginario collettivo degli stessi cultori della danza che non i suoi principi tecnici e coreografici. Lei stessa ha ampiamente contribuito alla superfetazione mitica della propria immagine   (continua)

                                                    Autrice

                                                    Pina Bausch


                                                    "DANZA, DANZA,
                                                    ALTRIMENTI SIAMO PERDUTI"

                                                    Discorso di Pina Bausch per la laurea ad honorem
                                                    conferitale dall’Università di Bologna


                                                    “Dance, dance, otherwise we are lost”

                                                    pubblicato su Art’O # 4, gennaio 2000

                                                     

                                                    Signore e signori, vorrei cominciare con una storia.

                                                     

                                                    Una volta, in Grecia, sono andata a visitare alcune famiglie di zingari. Ci siamo seduti insieme e abbiamo parlato; ad un certo punto tutti hanno cominciato a ballare ed io dovevo partecipare. Avevo una gran paura e la sensazione di non essere in grado. Allora è venuta da me una ragazzina, forse sui dodici anni, e mi ha pregato ripetutamente di danzare assieme a loro. Diceva: “Dance, dance, otherwise we are lost.” Balla, balla, altrimenti siamo perduti.   (continua)

                                                      Autore

                                                      Connesso ai materiali


                                                      ANNA HALPRIN (1920 / 2021)

                                                      Materiali in corso di inserimento


                                                        Autore

                                                        Connesso ai materiali


                                                        DOMINIQUE DUPUY (1930 / 2024)

                                                        Materiali in corso di inserimento


                                                          Autore

                                                          Eugenio Barba


                                                          SUL SENSO DEL TEATRO

                                                             Un paese chiamato esilio
                                                             Un granello di sabbia
                                                             La danza del Grande e del Piccolo
                                                             La terza sponda del fiume


                                                          Collage di brani scelti da Eugenia Casini Ropa dai volumi dell'autore Eugenio Barba: "Teatro. Solitudine, mestiere, rivolta." Ubulibri, Milano, 1985 " e "Prediche dal giardino, L’arboreto, Mondaino 2010.

                                                           

                                                          Un paese chiamato esilio

                                                          Questi tempi non li riconosco come miei. Voglio e posso godere il vento di un altro modo di vivere il tempo. Forse è un’illusione, ma il paese in cui abito me lo permette. Spesso mi sono chiesto se il mio paese possa essere raccontato come esempio o se, invece, sia solo un’eccezione. Eccezione fa pensare a qualcosa di eccezionale. Me è una parola amara, perché so che l’eccezione, alla fin fine, conferma la regola a cui si oppone.

                                                          Per sfuggire alla retorica e   (continua)

                                                            Autore

                                                            Antonio Attisani


                                                            RILEGGERE JERZY GROTOWSKI


                                                            Saggio online pubblicato sulla rivista Doppiozero il 3 maggio 2024

                                                             

                                                            Dopo aver individuato alcuni passaggi del famoso testo sul Performer di J. G., Attisani lo commenta e lo discute con acutezza a confronto con altre visioni  contemporanee e ne individua le implicazioni più generalmente antropologiche e filosofiche che lo rendono importante aldilà del teatro per la conoscenza dell’essere umano.

                                                             

                                                            VAI ALL'ARTICOLO

                                                              AA.VV.

                                                              DES



                                                              Vai all'Organizzazione

                                                              LA PAROLA CHE MUOVE


                                                               

                                                              s a l v a   l a   d a t a

                                                               

                                                              Convegno DES 2024

                                                              Fabbrica del Vapore - Milano

                                                              30/11 - 01/12/2024

                                                               

                                                               

                                                              Fra parola e danza esiste da sempre un dialogo complesso fatto di voce e scrittura, di suoni e silenzi, di abitudini e invenzioni. 

                                                              L’ambito della danza che più ci interessa – quello che nasce dalle pratiche attente all’espressione, all’ascolto sensibile, alla creazione   (continua)

                                                                AA.VV.

                                                                Unità Tematica


                                                                IL CORPO DANZANTE

                                                                come strumento di coscienza di sé nel mondo


                                                                  Autrice

                                                                  Eugenia Casini Ropa


                                                                  PAROLE FONDANTI
                                                                  ALL'ORIGINE DI UNA DANZA FORMATIVA
                                                                  per ogni persona e per la comunità


                                                                  Introduzione

                                                                   

                                                                  Fin dai tempi più lontani, la danza ha sempre assolto per l'uomo una funzione comunicativa e celebrativa di gruppo. Le comunità tribali riponevano nella danza collettiva il patrimonio culturale - mitico, rituale, religioso, pedagogico, gestuale - della loro tradizione. Molte grandi civiltà antiche hanno poi continuato a usare la danza come manifestazione della memoria e della credenza comune e come segno di appartenenza a un popolo, una polis, un'etnia, una fede, in termini tanto cultuali quanto civili.   (continua)

                                                                    Autrice

                                                                    Isadora Duncan


                                                                    LA GRANDE SORGENTE


                                                                    da Lettere dalla danza, La casa Usher, Firenze-Milano 1980.

                                                                     

                                                                    C’è stato un tempo in cui riempivo di note e osservazioni quaderni su quaderni, un tempo in cui ardevo dall’entusiasmo apostolico per la mia arte e mi abbandonavo completamente a convinzioni profonde e a un ingenuo coraggio. A quel tempo volevo completamente rifare l’esistenza umana, fin nei suoi più piccoli particolari del costume, della morale e del modo di vivere. Ma questo accadeva dieci anni fa. Da allora ho avuto il tempo di scoprire la vanità di quelle nobili ambizioni e ora sono soddisfatta delle gioie del mio lavoro e preoccupata solo della mia arte.

                                                                    Per   (continua)

                                                                    Autrice

                                                                    Eugenia Casini Ropa


                                                                    Prefazione a LA MIA VITA.
                                                                    Autobiografia di una grande pioniera
                                                                    della danza moderna: Isadora Duncan


                                                                    da La mia vita, Isadora Duncan , prefazione di Eugenia Casini Ropa,  Dino Audino Editore, Roma 2003.

                                                                     

                                                                    Isadora Duncan, nata il 26 maggio 1877 a San Francisco e morta tragicamente il 14 settembre 1927 a Nizza, ha percorso i cinquant'anni della sua esistenza in una sfida costante e veemente agli usi e alle aspettative della società dei suoi giorni, aprendo e imprimendo un solco sovvertitore tanto nel terreno delle convenzioni sociali quanto di quelle artistiche.

                                                                    Benché, o forse proprio perché, sostanzialmente autodidatta nella danza e nelle modalità comportamentali, dopo aver mosso i primi passi in America ed essersi trasferita in Europa nel 1900, la Duncan riuscì, infatti, ad influenzare il mondo   (continua)

                                                                    Autrice

                                                                    Eugenia Casini Ropa


                                                                    "L'ARTE E' UN'ARMA": espressione ed utopia.
                                                                    Videoregistrazione.


                                                                    Introduzione di Eugenia Casini Ropa al 3° incontro di approfondimento tematico interno del Portale "si sma sapiens", giugno 2021.

                                                                     

                                                                    VAI ALL'INTRODUZIONE

                                                                    Autrice

                                                                    Eugenia Casini Ropa


                                                                    VERSO UNA DANZA PARTECIPATA
                                                                    videointervista
                                                                    a Eugenia Casini Ropa e Alessandro Pontremoli


                                                                    da PerCorpi Visionari - Percorsi sconfinanti tra danza e performance contemporanea

                                                                    <https://www.youtube.com/channel/UCnCB-oh9-zpydK2FcAHqlOg>

                                                                     

                                                                    L'intervista è stata registrata nel 2013 in occasione del Laban Event tenutosi a Monte Verità (Ascona, Svizzera), manifestazione che riunisce ogni anno studiosi e artisti legati alle teorie e alla prassi labaniana.

                                                                     

                                                                    VAI ALL'INTERVISTA

                                                                    Autrice

                                                                    Eugenia Casini Ropa


                                                                    LA DANZA E' ARTE (e anche politica), videointervista a: Eugenia Casini Ropa


                                                                    dal sito perypezye  <https://www.youtube.com/c/perypezye>

                                                                     

                                                                    Intervista a Eugenia Casini Ropa, critica, studiosa e storica della danza.

                                                                    Nel 1988 scrive "La danza e l'agitprop", che ha deciso di ripubblicare in formato digitale nel 2013.

                                                                    Si parla di danza e del rapporto tra danza, digitale e sfera etico-politica.

                                                                     

                                                                    VAI ALL'INTERVISTA

                                                                    Autrice

                                                                    Franca Zagatti


                                                                    MUOVERSI PER DISLOCAMENTO:
                                                                    il corpo e i saperi danzanti.


                                                                    da "Danza e ricerca". Laboratorio di studi, scritture, visioni, rivista online, dic. 2015.

                                                                     

                                                                    Premessa (novembre 2015)

                                                                     

                                                                    Nel dicembre 2013, l’Associazione Nazionale DES – Danza Educazione Società, ha promosso e organizzato a Bologna un convegno dal titolo "La saggezza dell’insicurezza. Danza, esistenza, resistenza". Il flyer di presentazione del convegno apriva con una frase di Ida Rolf1: «Le poche persone che possono costruire un corpo sono quelle che hanno un senso di sicurezza nell’insicurezza. (Vai al testo completo)

                                                                    Autrice

                                                                    Franca Zagatti


                                                                    LE PAROLE PER DIRSI: verso un lessico condiviso della danza di comunità.


                                                                    da "Danza e ricerca". Laboratorio di studi, scritture, visioni, rivista online, dic. 2018.

                                                                     

                                                                    Ho subito accolto con curiosità e interesse la proposta ricevuta dal comitato scientifico di «Danza e ricerca. Laboratorio di studi, scritture, visioni» di avviare alcune riflessioni attorno alle parole più frequentemente utilizzate all’interno delle varie esperienze di danza di comunità in territorio italiano. (Vai al testo completo)

                                                                    Autrice

                                                                    Eugenia Casini Ropa


                                                                    LA RICEZIONE DI ASJA LACIS IN ITALIA:
                                                                    influenza sul teatro, l'educazione e la politica.


                                                                    Pubblicato in inglese in: "Kultūras krustpunkti 8", Latvijas Kulturas akademja, Riga, 2015.

                                                                     

                                                                    Gli anni Settanta del secolo scorso sono stati per l'Italia un periodo socialmente e culturalmente intenso ma contrastato, esaltante e angoscioso al tempo stesso, ricco di aperture e di speranze come di  intolleranze e di angosce. Da un lato, infatti, giungevano a maturazione i semi sparsi dal mitico Sessantotto, innestando un rinnovamento culturale che si concretizzava in una serie di conquiste sociali, come le leggi sull'introduzione del divorzio (1970, convalidata dal referendum del 1974), sull'obiezione di coscienza (1972), il nuovo diritto di famiglia (1975), la legalizzazione dell'aborto   (continua)

                                                                    Autrice

                                                                    Eugenia Casini Ropa


                                                                    Prefazione all’edizione italiana de:
                                                                    L’ARTE DEL MOVIMENTO
                                                                    di Rudolf Laban


                                                                    da Rudolf Laban, L’arte del movimento, Edizione curata da E. Casini Ropa e S. Salvagno,  Ephemeria Editrice, Macerata 1999.

                                                                     

                                                                     

                                                                    Rudolf Laban non è stato il primo né il solo a vedere nell’azione teatrale e nella danza un’“intensificazione della vita” di ogni giorno, un modo di vivere la propria presenza nel mondo con un’acuita consapevolezza di sé e dei processi vitali che regolano l’esistenza umana. Ma è stato uno dei primi e dei pochi artisti ricercatori - e fuor di dubbio il primo e forse il solo del campo specifico della danza - che, nel porre il movimento al centro della riflessione sull’arte del teatro, si sia spinto tanto a fondo nell’analisi   (continua)

                                                                    Autrice

                                                                    Isadora Duncan


                                                                    IMPRESSIONI DI ISADORA

                                                                    sulla fondazione e gli inizi della scuola per bambini del popolo, 

                                                                    fondata in Russia nel 1921.


                                                                    Lettera dell'autrice scritta in francese senza destinatario, data non precisata (metà anni Venti del novecento).

                                                                     

                                                                    Mi chiedete di raccontarvi le mie impressioni sulla Russia Sovietica.

                                                                    Capirete subito che non tutte le persone che vivono in Russia vedono nello stesso modo gli avvenimenti che vi si stanno verifìcando.

                                                                    I Comunisti dichiarati, coloro che sono al punto estremo di voler vedere per tutti le stesse possibilità e la stessa felicità, vedono realmente la porta aperta per i lavoratori del futuro; la borghesia invece, che è sempre vissuta in una egoistica sicurezza e nella comodità, può e vuole soltanto vedere   (continua)

                                                                    Autrice

                                                                    Tamara Alderighi


                                                                    ORIGINI DELLA RICERCA
                                                                    INTENZIONI E PERCORSO

                                                                    Fonti ispiratrici e risultati attesi


                                                                    L'indagine su: L'arte del movimento, come processo formativo per "vivere bene", non è ancora conclusa, ma si è ritenuto opportuno rendere pubblici almeno i primi risultati ottenuti che già di per sé possono costituire un contributo significativo al dibattito.

                                                                    Sono riportati di seguito alcuni concetti fondanti su cui si è basata la ricerca, ma il lavoro fatto merita spazi di descrizione più ampi, che saranno resi disponibili in seguito.

                                                                     

                                                                    Per condividere lo stato attuale dell'indagine

                                                                    è stato costruito questo quaderno.   (continua)

                                                                      Autrice

                                                                      Eugenia Casini Ropa


                                                                      DANZA E PEDAGOGIA
                                                                      Fondamenti novecenteschi
                                                                      e prospettive contemporanee


                                                                      in AA.VV., La danza: realtà in movimento, Atti del Convegno omonimo, Venezia 11 ottobre 2003, Arteven, pp. 24-29.

                                                                       

                                                                      Il titolo del mio intervento è molto impegnativo dato il breve tempo a mia disposizione, ma tenterò di dare qualche indicazione di carattere storico, teorico e sociologico su alcuni momenti e alcuni punti focali del pensiero e dell'evoluzione della prassi artistica della danza e delle sue potenzialità pedagogiche. Il tutto per cercare di comprendere come si sia potuto arrivare oggi alla proposta teorico-operativa che sottende a questo convegno - un'idea che anche solo alcuni decenni orsono sarebbe stata del tutto improponibile – e cioè pensare alla danza nella scuola come offerta formativa indifferenziata per tutti i bambini.

                                                                      Per avviare il mio discorso devo necessariamente porre al centro della riflessione un elemento fondamentale, il corpo, insieme con le mutazioni che la sua concezione culturale ha subito durante il secolo scorso e che ci hanno condotto alla nostra visione di oggi.

                                                                        (continua)

                                                                      Autrice

                                                                      Eugenia Casini Ropa


                                                                      L’ARTE DEL MOVIMENTO
                                                                      tra liberazione e meccanizzazione del corpo.
                                                                      Germania Russia primo novecento.


                                                                      Intervento al Convegno: “Teatro Russo: Literatura e Espetáculo”, USP-Università di San Paolo (Brasile), Dipartimento di lingue orientali – FFLCH/USP, 17/18 novembre 2008.

                                                                       

                                                                      Negli anni tra Otto e Novecento spira in Europa un potente vento di rinnovamento nelle idee e nei modi di vita. In particolare il corpo si colloca al centro d’innumerevoli riflessioni, concezioni e sperimentazioni di ambito diverso: scientifico, filosofico, pedagogico e artístico. L’anatomia e la fisiologia ne rivelano il funzionamento organico; la psicologia, la psichiatria e la psicanalisi svelano i misteri della psiche e del suo intimo rapporto con le manifestazioni corporee; la filosofia, e Nietzsche in particolare, consegnano all’essere umano e al suo corpo/mente funzioni che fino ad allora si identificavano nella trascendenza; il dualismo cartesiano tra res cogitans e res extensa viene contestato dopo secoli e soppiantato dalla visione di un uomo olistico, globale, le cui proprietà fisiche, intellettive e morali sono strettamente connesse e indivisibili e si rivelano attraverso il corpo.

                                                                       

                                                                      Gli artisti – termometri sensibili e anticipatori del nuovo – e in particolare quelli teatrali - attori, danzatori, registi/pedagoghi - sono tra i primi a sperimentare un diverso rapporto tra impulso interiore e azione, tra emozione ed espressione.

                                                                        (continua)

                                                                      AA.VV.

                                                                      Partecipanti
                                                                      all'intervista condivisa
                                                                      e a più voci su:
                                                                      "L'arte del movimento"


                                                                      UNA SINGOLARE INTERVISTA
                                                                      CONDIVISA E A PIU' VOCI
                                                                      su:

                                                                      "L'arte del movimento"
                                                                      come processo formativo per "vivere bene"


                                                                               L'intervista è stata il frutto di contributi individuali e di gruppo.

                                                                               In particolare:

                                                                      -  Ideazione e coordinamento dell'indagine: Tamara Alderighi

                                                                      -  Cinque maestri contemporanei: Robert Bozarth, Madeleine Braun,

                                                                         Alessandro Certini, Charlotte Zerbey, Franca Zagatti

                                                                      -  Referente della Unità Tematica "Il corpo danzante": Eugenia Casini Ropa

                                                                       

                                                                       

                                                                      L'intervista condivisa e a più voci sul corpo danzante è nata su iniziativa di questa Unità Tematica, per approfondire il potenziale conoscitivo e formativo della danza come arte del movimento attraverso le voci di alcuni maestri contemporanei.

                                                                      Si ritiene che offrire uno sguardo d'insieme sui loro insegnamenti, evidenziando fattori comuni e differenze che li caratterizzano, possa favorire l'individuazione di un percorso personale liberatorio a livello esistenziale, a partire dalle proprie specifiche caratteristiche psicofisiche.

                                                                       

                                                                      Brevi note sui singoli percorsi professionali     (continua)

                                                                      Autrice

                                                                      Eugenia Casini Ropa


                                                                      UN CORPO DAVVERO "VIVENTE"

                                                                      Spunti per la riflessione


                                                                      Pensare che non abbiamo un corpo ma siamo un corpo che contiene in sé tutti gli elementi, fisici e spirituali, che costituiscono la nostra vita nella sua pienezza. Un corpo/essere inteso come inscindibile unità psicofisica che, non esistendo nella nostra lingua, un vocabolo adeguato per definirlo, chiamerò corpo “vivente”.

                                                                      Pensare al corpo vivente come realtà ingenita che permette, attraverso un’esperienza vitale diretta, di entrare in contatto con il mondo. Come organismo   (continua)

                                                                      Autore

                                                                      Robert Bozarth


                                                                      IL METODO FELDENKRAIS®

                                                                      Facendo meno del possibile, l'impossibile...
                                                                      ... diventa possibile

                                                                      Sintesi finale sull'insegnamento

                                                                      sommario

                                                                       

                                                                      Processi di autoformazione e conoscenza attivabili con la pratica del Metodo Feldenkrais®

                                                                       

                                                                      ATTIVITA’ ESPLORATIVA

                                                                      Esplorare l’immagine del sé (sensazione, sentimento, pensiero, organizzazione) in un percorso di acquisizione di Consapevolezza Attraverso il Movimento (C.A.M.) alternando variazioni che compongono una funzione a regolari momenti di riposo. Scoprire una nuova Integrazione Funzionale (I.F.) della propria persona. Percepire le differenze in una interconnessione costante tra il dentro e il fuori da sé.

                                                                       

                                                                      PROCESSO FORMATIVO

                                                                      Sperimentare che “il come si fa (intenzione e attenzione)” è strettamente collegato con l’immagine del sé e che questa viene trasformata attraverso un apprendimento organico, concentrandosi su comodità e semplicità, piuttosto che sul risultato.

                                                                       

                                                                      FINALITA’ ATTESE NELLO SPECIFICO

                                                                      Appropriarsi, con consapevolezza delle potenzialità del proprio repertorio di movimento, per rendere l’impossibile possibile, il possibile piacevole, il piacevole esteticamente gradevole.

                                                                       

                                                                      FINALITA’ ATTESE A LIVELLO ESISTENZIALE

                                                                      Imparare ad imparare, in un processo di auto-cambiamento permanente, verso il benessere individuale, caratterizzato da un rapporto sistemico, inscindibile, tra l’individuo e il mondo.

                                                                       

                                                                       

                                                                      PAROLE CHIAVE

                                                                      immagine del se'

                                                                      consapevolezza attraverso il movimento

                                                                      integrazione funzionale

                                                                      apprendimento organico

                                                                      rapporto sistemico, inscindibile tra individuo e mondo

                                                                       


                                                                                       VIDEO CORRELATO ALL'INSEGNAMENTO

                                                                                       Rolling - Feldenkrais with Baby Liv

                                                                       

                                                                      P R O C E S S I  

                                                                      D I   A U T O F O R M A Z I O N E   E  C O N O S C E N Z A

                                                                      A T T I V A B I L I   C O N   L A   P R A T I C A   D E L   M E T O D O

                                                                        (continua)

                                                                      Autrice

                                                                      Madeleine Braun


                                                                      LIBERADANZA

                                                                      Danzare la propria unicità.
                                                                      Appagarsi della bellezza dell'umanita',
                                                                      in un gruppo non giudicante

                                                                      Sintesi finale sull'insegnamento

                                                                      sommario

                                                                      Processi di autoformazione e conoscenza attivabili con la pratica di liberaDanza

                                                                       

                                                                      ATTIVITA’ ESPLORATIVA

                                                                      Esplorare l’esperienza della globalità del corpo con curiosità, con la mente vigile di una percezione attenta alle sensazioni. Vivere lo stupore ripetuto della capacità espressiva innata di creare liberamente la propria danza. Osservare, insieme al gruppo, la molteplicità delle parole scelte per verbalizzare i diversi vissuti.

                                                                       

                                                                      PROCESSO FORMATIVO

                                                                      Sperimentare nel corpo danzante la libera espressione artistica, inattesa e a volte sconosciuta, del “essere umani”. Riconoscere l’unicità di ogni persona  che può emergere solo in un allenamento permanente ad una liberatoria assenza di giudizio, al di là di parametri predefiniti. Essenziale è la scelta della musica per attivare questi processi.

                                                                       

                                                                      FINALITA’ ATTESE NELLO SPECIFICO

                                                                      Potenziare la consapevolezza motoria ed espressiva di una danza libera, individuale o di gruppo, attraverso un ascolto accurato e competente, di sé e del contesto. Scoprire la bellezza dell’espressione autentica dell’energia vitale e delle intenzioni conscie e inconscie del corpo danzante.

                                                                       

                                                                      FINALITA’ ATTESE A LIVELLO ESISTENZIALE

                                                                      Praticare esperienze di umanità, a partire da sé. Aprire squarci di comprensione sull’essere umano. Assimilare la legittimità a vivere la propria unicità, qualunque essa sia, e il manifestarsi di elementi di possibili trasformazioni di sé e del proprio mondo.

                                                                       

                                                                       

                                                                      PAROLE CHIAVE

                                                                      unicita' di ogni persona

                                                                      capacita' espressiva innata

                                                                      musica come ponte

                                                                      bellezza dell'espressione autentica

                                                                      esperienze di umanita'

                                                                       


                                                                                       VIDEO CORRELATI ALL'INSEGNAMENTO

                                                                                       Risacca

                                                                                       Insieme ai nastri colorati

                                                                       

                                                                      P R O C E S S I  

                                                                      D I   A U T O F O R M A Z I O N E   E  C O N O S C E N Z A

                                                                      A T T I V A B I L I   P R A T I C A N D O   L I B E R A D A N Z A

                                                                        (continua)

                                                                      Autore

                                                                      Alessandro Certini


                                                                      IMPROVVISAZIONE

                                                                      Guardarsi dall'esterno. Improvvisazione...
                                                                      ... come scelta istantanea di movimento,
                                                                      in bilico tra:
                                                                      intenzione e ascolto (di sé e del con-te-sto)

                                                                      Sintesi finale sull'insegnamento

                                                                      sommario

                                                                      Processi di autoformazione e conoscenza attivabili con la pratica dell'Improvvisazione

                                                                       

                                                                      ATTIVITA’ ESPLORATIVA

                                                                      Esplorare il mistero dell’imprevisto nel movimento con un pensiero aperto al subitaneo, a partire dalla percezione della propria fisicità e dal proprio immaginario, per andare oltre il gesto quotidiano ed il pensiero che lo sostiene. Integrare la materia del corpo alla materia del pensiero.

                                                                       

                                                                      PROCESSO FORMATIVO

                                                                      Imparare a dare forma ai movimenti aperti al cambiamento costante, in un processo creativo integrato, fatto di connessioni tra pensiero, corpo e corpi, tempo e spazio. Coltivare una duplice visione di sé, dall’interno e dall’esterno. Integrare l’immaginazione personale all’immaginazione collettiva.

                                                                       

                                                                      FINALITA’ ATTESE NELLO SPECIFICO

                                                                      Favorire la qualità del salto immaginativo della narrazione corporea nella danza, creando legami, interconnesioni, intrecci significanti, e facilitare la lettura del movimento, attraverso una pratica dell’ascolto della propria interiorità e del contesto (con-te-sto), in un agire condiviso orientato da decisioni di composizione estemporanea.

                                                                       

                                                                      FINALITA’ ATTESE A LIVELLO ESISTENZIALE

                                                                      Divenire autori/autrici del proprio movimento, attraverso una costante presenza mentale e decisioni consapevoli, senza avere aspettative precostituite o reazioni automatiche.

                                                                       

                                                                       

                                                                      PAROLE CHIAVE

                                                                      agire condiviso

                                                                      percezione della propria fisicita'

                                                                      pensiero aperto al subitaneo

                                                                      processo creativo integrato

                                                                      costante presenza.

                                                                       


                                                                                       VIDEO CORRELATI ALL'INSEGNAMENTO

                                                                                       Black Box. Progetti d’improvvisazione

                                                                                       Sentimento journey. Una rappresentazione ironica di danza,

                                                                                       voce e musica dal vivo.

                                                                       

                                                                      P R O C E S S I  

                                                                      D I   A U T O F O R M A Z I O N E   E  C O N O S C E N Z A

                                                                      A T T I V A B I L I   P R A T I C A N D O   L' I M P R O V V I S A Z I O N E

                                                                        (continua)

                                                                      Autrice

                                                                      Franca Zagatti


                                                                      DANZA DI COMUNITA'

                                                                      La danza possibile del corpo che sono

                                                                      Sintesi finale sull'insegnamento

                                                                      sommario

                                                                       

                                                                      Processi di autoformazione e conoscenza

                                                                      attivabili con la pratica della "Danza di comunità".

                                                                       

                                                                      ATTIVITA’ ESPLORATIVA

                                                                      Indagare, conoscere, praticare il movimento all’interno di cornici di lavoro facilitanti che sostengano e valorizzino la ricerca espressiva e la libertà creativa.

                                                                       

                                                                      PROCESSO FORMATIVO

                                                                      Riscoprire il piacere di muoversi. Conquistare una prospettiva di lavoro che permetta di scoprire la varietà dei processi combinatori del proprio repertorio gestuale e motorio e al contempo apra a una migliore consapevolezza di sé.

                                                                       

                                                                      FINALITA’ ATTESE NELLO SPECIFICO

                                                                      Comprendere che la danza è un processo di riorganizzazione, invenzione e personalizzazione del movimento secondo parametri spaziali, dinamici, ritmici ed emozionali che possono essere esplorati, affinati e condivisi - da e con - chiunque. Instaurare una dimensione di ri-creazione di sé (la danza possibile del corpo che sono) e scoprire sintoniche risonanze con il gruppo e le comunità.

                                                                       

                                                                      FINALITA’ ATTESE A LIVELLO ESISTENZIALE

                                                                      Conoscere, praticare e promuovere, il diritto personale all’espressione artistica. Un diritto da difendere e rivendicare, per tutti, come spazio-tempo di qualità per sé stessi e per la propria di vita. Risvegliare e ricostruire attorno all’esperienza condivisa dei corpi in movimento, il senso di appartenenza a luoghi, pensieri, visioni.

                                                                       

                                                                       

                                                                      PAROLE CHIAVE

                                                                      piacere di muoversi

                                                                      consapevolezza

                                                                      ricreazione di se’

                                                                      liberta creativa

                                                                      condivisione 

                                                                       


                                                                                       VIDEO CORRELATI ALL'INSEGNAMENTO

                                                                                       Introduzione alla danza di comunità

                                                                                       Foto commentate

                                                                       

                                                                      P R O C E S S I  

                                                                      D I   A U T O F O R M A Z I O N E   E  C O N O S C E N Z A

                                                                      A T T I V A B I L I   P R A T I C A N D O  

                                                                      D A N Z A   D I   C O M U N I T A'

                                                                        (continua)

                                                                      Autrice

                                                                      Charlotte Zerbey


                                                                      CONTACT IMPROVISATION

                                                                      Un dialogo corporeo istantaneo
                                                                      centrato sulla condivisione dell'immaginazione

                                                                      Sintesi finale sull'insegnamento

                                                                      sommario

                                                                       

                                                                      Processi di autoformazione e conoscenza

                                                                      attivabili con la pratica della Contact Improvvisation

                                                                       

                                                                      ATTIVITA’ ESPLORATIVA

                                                                      Esplorare il dialogo creativo istantaneo tra due o più persone danzanti nel guidare e seguire la dinamica del movimento, attraverso lo studio del dare e ricevere il peso del corpo e la sensibilità del contatto corporeo; processo decisionale informato dal sistema propriocettivo.

                                                                       

                                                                      PROCESSO FORMATIVO

                                                                      Praticare l’ascolto della forza di gravità in azione e degli equilibri attraverso lo studio del sostenere e rilasciare il peso, seguendo gli impulsi di un dialogo corporeo condiviso. Mettersi in gioco migliorando i tempi di reazione dei riflessi e il coordinamento tra arti e baricentro.

                                                                       

                                                                      FINALITA’ ATTESE NELLO SPECIFICO

                                                                      Sviluppare l’uso dei sensi, in primo luogo il tatto, per favorire l’attivazione di un processo creativo istantaneo, che usa il proprio corpo come strumento per attivare una molteplicità di relazioni, tra movimenti forme e qualità, innestando un percorso di emancipazione condivisa.

                                                                       

                                                                      FINALITA’ ATTESE A LIVELLO ESISTENZIALE

                                                                      Acquisire maggiore consapevolezza dei confini fra sé e l’altro, in una pratica dell’ascolto con tempi di risposta immediati. Rendere intimamente vitali il contatto e l’interazione con altre persone nella loro globalità.

                                                                       

                                                                       

                                                                      PAROLE CHIAVE

                                                                      percezione e propriocezione

                                                                      ascolto dell'ambiente circostante

                                                                      interazione condivisa (dare e ricevere il peso)

                                                                      corpo emancipato

                                                                       


                                                                                      VIDEO CORRELATI ALL'INSEGNAMENTO

                                                                                      Sea rant. Declamare al mare

                                                                                      Progetto Leonardo. Traguardare l'uomo.                                

                                                                       

                                                                      P R O C E S S I  

                                                                      D I   A U T O F O R M A Z I O N E   E  C O N O S C E N Z A

                                                                      A T T I V A B I L I   P R A T I C A N D O  

                                                                      C O N T A C T   I M P R O V I S A T I O N

                                                                        (continua)

                                                                      Autrice

                                                                      Eugenia Casini Ropa


                                                                      L'ANIMAZIONE TEATRALE
                                                                      I fatti e i problemi


                                                                      Introduzione in G. Scabia, E. Casini Ropa, L’animazione teatrale, “Le guide Guaraldi”, Guaraldi Editore,  Rimini-Firenze 1978, pp. 25-40.

                                                                       

                                                                      Si avverte oggi la necessità di fare il punto sull'animazione teatrale, o meglio sulle forme di intervento pedagogico-culturale in cui si è contraddittoriamente sviluppata e sui problemi che il teatro alternativo ha portato e porta avanti nel liberarsi dal « genere » teatro. E questo significa ripensare in prospettiva storica le origini e gli esiti dell'animazione, esiti spesso lontani o in contraddizione rispetto ai moduli originari. Solo cosl è forse possibile recuperare nella sua integrità e nei suoi valori un agire fondato su e alimentato da una istanza di rottura   (continua)

                                                                      AA.VV.

                                                                      Gruppo di lavoro
                                                                      incaricato di
                                                                      fare la sintesi


                                                                      V I S I O N I
                                                                      DELLO SVILUPPO E DELL'APPRENDIMENTO

                                                                      Due giornate di dialogo esperienziale tra:

                                                                      Metodo Feldenkrais, Scuola Steineriana, Psicomotricità.

                                                                       

                                                                      sommario

                                                                       

                                                                      PERCORSO E INTENTO DELLE DUE GIORNATE


                                                                      LA SPECIFICITA’ DELLE SINGOLE DISCIPLINE.

                                                                      La diversita’ delle tre discipline e’ risultata evidente :
                                                                         1. Dal modo in cui si è provato a sintetizzarne principi e risultati.
                                                                         2. Dal percorso formativo per diventare insegnanti.
                                                                         3. Dal metodo di trasmissione dell’insegnante.
                                                                         4. Dalle loro origini sia pure aperte alla nuove scoperte.

                                                                       

                                                                      CONTRIBUTI INTRODUTTIVI ALLE TRE SINGOLE DISCIPLINE:

                                                                         1. introduzione alla concezione psicomotoria e funzione dello psicomotricista,

                                                                             a cura di Luigi Paolo Roccalbegni
                                                                         2. introduzione all’Euritmia, a cura di Elisa Martinuzzi
                                                                         3. introduzione al Metodo Feldenkrais, a cura di Robert Bozarth

                                                                       


                                                                      Sintesi dei lavori delle due giornate dell’iniziativa organizzata dell'AIMFT, Associazione Insegnanti del Metodo Feldenkrais della Toscana, Firenze, 15-16 novembre 2014, a cura di Tamara Alderighi e Giovanna Dolcetti, 2015.

                                                                       

                                                                       

                                                                      P E R C O R S O   E   I N T E N T O   D E L L E   D U E   G I O R N A T E

                                                                       

                                                                      La discussione tra tutti i partecipanti si è conclusa con l'incarico a Paolo Roccalbegni (Psicomotricità), Elisa Martinuzzi (Scuola Steineriana), Tamara Alderighi (osservatrice esterna), Giovanna Dolcetti e Robert Bozarth (Metodo Feldenkrais), di riassumere le giornate per farne la base della proposta, scaturita dal confronto finale, di proseguire con ulteriori iniziative comuni tra le tre discipline e nella ricerca di un linguaggio   (continua)

                                                                        Autrice

                                                                        Eugenia Casini Ropa


                                                                        DANZA URBANA

                                                                        o della resilienza dello spirito della danza


                                                                        in AA.VV., Movimenti urbani. La danza nei luoghi del quotidiano in Italia, a cura di M. Carosi, E & S, Roma 2011, pp. 99-106.

                                                                         

                                                                        Si vede, ormai da anni, la danza contemporanea uscire dalle sale teatrali e dai loro rassicuranti rituali di comunicazione, per insinuarsi o irrompere negli spazi della vita quotidiana delle città e dei suoi abitanti, visitando senza invito i luoghi e le architetture proprie di altri rituali civili o culturali: i luoghi delle partenze e degli arrivi, del vendere e del comprare, del riposo e del lavoro, della contemplazione estetica o della memoria storica, persino   (continua)

                                                                        Autrice

                                                                        Eugenia Casini Ropa


                                                                        I SENSI DELLA DANZA


                                                                        da AA.VV., Sinestesia, Arti, Terapia, CLUEB, Bologna 1999.

                                                                         

                                                                        Credo che la danza sia veramente da considerarsi l’arte umana sinestesica per eccellenza. La danza ha evidentemente come unico medium l’essere umano col proprio corpo-mente attivo nella sua totalità: non c’è alcun altro strumento che intervenga tra l’uomo stesso e il suo prodotto artistico. C’è solo lui, col suo corpo, col suo movimento, e nient’altro. Quindi, ogni stimolo,  ogni percezione, ogni sensazione che proviene dal contatto con il mondo intorno a lui si traduce necessariamente,   (continua)

                                                                        Autrice

                                                                        Eugenia Casini Ropa


                                                                        DI CORPO E DI DANZA


                                                                        da Conferenza 22/11/2002, Milano Bicocca, Scienze della formazione.

                                                                         

                                                                        Il mio intervento intende gettare uno sguardo sul mutamento della concezione del corpo che si è realizzato nel novecento. Perché il corpo, così come lo si intende normalmente all’interno di una cultura, una civiltà o una determinata società, è in realtà la raffigurazione di un concetto, ossia del modo di concepire ciò che il corpo è o deve essere, secondo i principi che quella stessa cultura    o quella stessa civiltà si dà in una certa epoca della sua storia.   (continua)

                                                                        Autrice

                                                                        Eugenia Casini Ropa


                                                                        I GEROGLIFICI DEL CORPO


                                                                        da “Globalità dei linguaggi”, III, n.1, marzo 2007

                                                                         

                                                                        La danza è l’arte del corpo, dove il corpo è il soggetto-oggetto globale di ciò che avviene, e la moltitudine dei suoi segni è consapevolmente organizzata in discorso poetico, metaforico e simbolico, al servizio di un’idea artistica creativa. Negli studi si parla oggi abitualmente del corpo come del luogo in cui più intimamente natura e cultura si incontrano e si fondono; la danza è un osservatorio interessante per osservare i modi di questa fusione.   (continua)