La scuola
si articola in una serie di lezioni, svolte da remoto,
in cui intellettuali e studiosi di diverse discipline intrattengono un vasto pubblico su vari temi e problemi del mondo contemporaneo.
E’ interdisciplinare
perché si contrappone all’iperspecialismo che domina la scienza e la formazione del nostro tempo, grazie a cui si sa sempre più su sempre meno e sempre meno sul più.
Mentre il pensiero unico completa l’opera spingendo l’immaginario collettivo verso l’uniformità del gregge.
Non a caso chi governa le nostre società conosce solo uno spicchio di fenomeni e ignora il vasto mondo della natura in cui abitiamo con rischio crescente, non sapendo percorrere altro sentiero se non quello da cui è venuto.
La scuola è cosmopolita
perché vuole rendere universale il nostro sguardo che oggi è eurocentrico.
La storia non l’abbiamo fatta solo noi occidentali e non siamo gli unici abitanti della Terra.
Occorre accogliere le lingue e le culture degli altri popoli con cui dobbiamo condividere gli spazi e le risorse della casa comune del pianeta.
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