
Fra parola e danza esiste da sempre un dialogo complesso fatto di voce e scrittura, di suoni e silenzi, di abitudini e invenzioni.
L’ambito della danza che più ci interessa – quello che nasce dalle pratiche attente all’espressione, all’ascolto sensibile, alla creazione e al benessere – per essere trasmesso e condiviso ha bisogno di una comunicazione capace di parlare al corpo e all’esperienza percettiva e somatica. Ha bisogno di linguaggi incarnati, fatti di immagini e metafore, di neologismi, di nuove punteggiature, di pause e di silenzi.
Nel tempo, mentre le pratiche cambiavano, anche il linguaggio della trasmissione è mutato e la parola ha assunto un ruolo differente rispetto al passato. In questa transizione le scelte metodologiche e comunicative dei singoli artisti, degli educatori, dei practitioners si aprono al pensiero e al corpo, informando in modo nuovo le persone che si muovono.
Come si riconosce la parola che muove, quella cioè che può raccontare e nominare l’esperienza e parlare ai corpi, chiarire il sentire, facilitare il fare danzato mentre lo si crea, lo si inventa, lo si attiva? E attraverso quali percorsi di genesi prende vita? Grazie all’azione, alla scrittura, al silenzio, al pensiero?
Queste sono alcune fra le domande che guideranno il territorio di indagine delle due giornate di lavoro proposte dalla DES – Associazione Nazionale Danza Educazione Società nell’ambito dell’incontro annuale fra i soci.
Ascolteremo le riflessioni di artisti e di studiosi sull’importanza del cambiamento del linguaggio nella trasmissione e sulla sua apertura verso l’immagine e la metafora, il suono e il silenzio.
La parola che muove verrà indagata anche grazie alle considerazioni e al racconto delle esperienze di: Silvia Bugno, Doriana Crema, Laura Delfini, Salvo Lombardo, Rosita Mariani, Aline Nari, Franca Zagatti.
Come da consolidata tradizione dei convegni della nostra associazione, ai momenti parlati si alterneranno esperienze pratiche che in questa occasione saranno condotte da due artisti eccezionali: Le Quan Ninh (FR) percussionista di formazione classica, interprete di musica contemporanea e di libera improvvisazione fin dai primi anni ’80 e Miranda Tufnell (UK) artista di danza, scrittrice, insegnante di movimento e immaginazione.
La parola che muove
pratiche di danza e di silenzi
Fabbrica del Vapore, Milano, Via Giulio Cesare Procaccini, 4
Programma:
SABATO 30 NOVEMBRE ore 10.30 – Accoglienza
ore 11.00 – 13.30 – Condivisione di pratiche, pensieri e riflessioni
- Franca Zagatti - Introduzione
- Rosita Mariani - conduzione_osservazione_embodiment: esperienze e riflessioni per una possibile biopoetica della danza
- Doriana Crema – Sono solo parole?
- Laura Colomban e Laura Delfini in conversazione con Miranda Tufnell
- Cristina Negro in conversazione con Le Quan Ninh
ore 13.30 - 14.30 - Pausa
ore 15.00 – 18.30 - Seminari su due aule:
Seminario aula piano terra (per gruppo 1) - Le Quan Ninh - La natura del silenzio
Quali fenomeni accadono quando facciamo silenzio nella nostra mente, quando smettiamo di progettare, commentare, giudicare, chiacchierare internamente? Quali pratiche rendono possibile quel silenzio? Quali conseguenze estetiche ha quel silenzio? È assenza di azione e di intuizione? È disimpegno e de-responsabilizzazione? Oppure a farci scoprire il nostro posto in un paesaggio più vasto è un semplice passo indietro?
Verranno proposti degli esercizi sull’ascolto chiedendo di “oscillare” tra il concentrarsi e il deconcentrarsi per far parte dell’ascolto.
Sperimenteremo degli score basati sull’ascolto e la percezione dello spazio creando un’opera collettiva nutrita da una attenzione individuale che cerchi di oltrepassare la nozione di dialogo.
Ma soprattutto si ritornerà sempre al silenzio, cioè all’inizio, e senza tregua da lì si riprenderà.
Seminario aula primo piano: (per gruppo 2) - Miranda Tufnell - Le sorprese dell’essere
Il workshop sarà un momento dedicato alla curiosità.
Atterrare nel corpo, nel respiro, nello stare e nel muoversi, sintonizzando finemente i nostri sensi e prendendoci il tempo per esplorare i movimenti delle nostre risposte a ciò che è dentro e intorno a noi. Sentimento, intuizione, immaginazione prendono vita mentre ascoltiamo il mondo attraverso i nostri corpi. Eppure nella nostra vita quotidiana raramente abbiamo le parole per trasmettere il complesso territorio di ciò che vediamo e sentiamo.
Spesso associamo le parole a ingombranti concetti di classe e culturali che sembrano mettere a tacere un sé più profondo. Ascoltare attraverso le parole e le immagini che emergono mentre ci rendiamo disponibili al sentire del corpo attraverso il movimento aiuta ad allentare l’attrazione gravitazionale delle nostre storie di identità familiari. Personaggi, voci e frammenti di storia emergono portando in superficie la ricchezza e la natura stratificata della nostra esperienza. La scrittura, come la nostra danza, diventa scoperta, finestra o portale, verso prospettive sempre più ampie. Lo scrivere per un altro - o per qualcosa di diverso da noi stessi - porta il nostro ‘sé’ familiare fuori dal suo centro, conduce verso l’uscita dalla propria natura egoistica (Iris Murdoch) che paradossalmente ci svela ancora di più sorprese dell'essere e della percezione.
Oltre allo spettacolo e all'insegnamento, ho lavorato part-time per 14 anni per un medico di base. Credevo che ciò che sappiamo come danzatori dovesse essere di dominio pubblico. Ero costantemente commossa da quanto profondamente una parola o un’immagine proveniente dal corpo trasformasse la struttura, l’energia (e la salute) di una persona - risvegliando maggiormente la natura molteplice dell’essere vivente. In tali momenti le parole, il linguaggio sembrano contenere il potere di un incantesimo.
Le immagini e i suoni che ci parlano più profondamente ci muovono ci muovono
laddove pensavamo di essere sigillati (Miller Mair)
DOMENICA 1 DICEMBRE
9.00-10.30 – Condivisione di pratiche, pensieri e riflessioni
- Laura Delfini - Introduzione
- Silvia Bugno - Termini sparsi. Raccolta collettiva di approfondimento
- Aline Nari - Il silenzio ci ascolta danzare. "Danza in Silenzio" tra trasmissione e esplorazione creativa: una ricerca in divenire.
- Salvo Lombardo - Flashforward: presumere la danza
10.30-14.00 - Seminari su due aule:
Seminario aula piano terra (per gruppo 2) Le Quan Ninh - La natura del silenzio
Seminario aula primo piano (per gruppo 1)
Miranda Tufnell - Le sorprese dell’essere
14.00-15.00 - Pausa
15.00 – 17.30 – Conclusioni e Assemblea dei soci
Quote di partecipazione
130 euro (100 euro Convegno, 30 euro quota sociale DES 2024-2025)
Modalità di iscrizione
Per partecipare è necessario compilare la scheda di associazione alla DES https://www.desonline.it/aderiscialla-des ed effettuare il versamento della quota tramite bonifico bancario a favore di D.E.S. Associazione Nazionale Danza Educazione Società, conto corrente presso Banca Bologna Codice IBAN IT58B0888302403023000233258 codice BIC CCRTIT2TBDB Causale: Convegno e quota 2024-2025 (si prega di specificare il proprio nome e cognome nella causale).
BIOGRAFIE ARTISTI OSPITI
Per i seminari e i dialoghi:
LE QUAN NINH percussionista di formazione classica, si appassiona da subito all’improvvisazione libera che pratica parallelamente alle sue attività di interprete dal 1986 al 2010 all’interno del quartetto di percussioni Helios. Nel suo percorso l’interpretazione e l’improvvisazione coesistono senza mescolarsi veramente fino alla creazione nel 2006 dell’ensemble ]h[iatus, fondato con la violoncellista Martine Altenburger che riunisce musicisti coinvolti in entrambe le discipline.
Ha suonato con un numero altissimo di artisti tra cui: Michel Doneda, Peter Kowald, Paul Lovens, Daunik Lazro, Butch Morris e numerosi altri.
Ha un rapporto privilegiato con la danza e collabora regolarmente a progetti coreografici scritti o di improvvisazione con Fine Kwiatkowski, Michel Raji, Masaki Iwana, Moeno Wakamatzu, Kristie Simson, Patricya Kuypers e molti altri.
MIRANDA TUFNELL
è un’artista di danza, scrittrice e insegnante di movimento e di immaginazione.
Insegna tecnica Alexander ed è terapista cranio-sacrale.
Realizza spettacoli sin dal 1976. Il suo lavoro come artista -anche in contesti sanitari- è stato quello di esplorare i modi in cui il movimento dà forma al nostro senso di significato, linguaggio e percezione.
Ha pubblicato due manuali sulle sorgenti del lavoro creativo assieme a Chris Crickmay: Body Space Image (1990) e A widening Field (2004).
Ha lavorato a lungo nel campo delle arti e della salute, inclusa un’attività part-time (14 anni) all’interno del
Servizio Sanitario Nazionale. La sua pubblicazione più recente, When I open my Eyes. Dance Health Imagination (2017) è una documentazione proprio di questo lavoro.
Vive in Northumbria dove continua a insegnare in modo indipendente, a fare da mentore e a esibirsi.
www.mirandatufnell.co.uk
Per le riflessioni condivise:
SILVIA BUGNO
danzatrice, coreografa, danzeducatrice® e insegnante di danza contemporanea. E' direttrice del Centro sperimentale danza teatro
di Treviso, associazione che da più di vent'anni promuove, sul territorio, un'idea di danza inclusiva, intergenerazionale e orientata ai
metodi di ascolto somatico. Coordinatrice e conduttrice di vari progetti di danza creativa e di comunità, assistente di Domenico
Santonicola in percorsi di Danceability®. Ideatrice di “Il giorno di Tersicore” e “C'è aria di danza” entrambi progetti volti a portare la danza verso la collettività.
DORIANA CREMA
è artista, formatrice e counselor.
Da anni segue una sua visione poetica nella pedagogia e nella formazione artistica.
Conduce laboratori di formazione, è interprete e coreografa nell’ambito del teatro danza.
Collabora come artista associato con Lavanderia a Vapore e con Hangar Piemonte come artista per la sezione welfare.
Da anni collabora con La Piattaforma, La Città Nuova e l’Associazione Filieradarte come coreografa per la realizzazione di eventi di comunità.
Collabora con diversi artisti e compagnie in Italia e in Francia in qualità di tutor.
È docente presso la Scuola Superiore di Counseling di Torino; svolge attività di counseling individuale e di gruppo.
SALVO LOMBARDO
è un performer, coreografo, artista multimediale e curatore di progetti performativi. Dal 2016 è direttore artistico della Compagnia Chiasma. Attualmente è artista associato di MilanOltre Festival e della Lavanderia a Vapore. I suoi lavori e i suoi progetti di ricerca si sono avvalsi della collaborazione di numerosi festival, teatri, musei e spazi indipendenti in Italia e all’estero. Nel 2012-2015 è stato co-direttore e regista di Clinica Mammut. Ha collaborato assiduamente con Fabbrica Europa fino al 2020. Nel 2017-2018 è stato artista associato al Festival Oriente Occidente. Dal 2019 al 2021 è stato co-curatore di Resurface Festival (Roma). Dal 2020 è tra i soci fondatori di Ostudio a Roma. Dal 2021 è direttore artistico di Interazioni – Festival (Roma). Nel 21\22 è è stato uno degli artisti selezionati per il progetto europeo MMDD_Micro and Macro Dramaturgies in Dance. Nel 2021 è stato selezionato come artista dal network europeo BeSpectActive! per il quale ha ideato l’opera comunitaria Punctum. Nel 2022 è stato tra gli artisti del progetto May Town in Zetkin Parkdello Schaubühne Lindenfels Leipzig (DE). Nel 2023 collabora al progetto di ricerca Laboratorio Excelsior del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino.
www.salvolombardo.org / www.chiasma.eu
ROSITA MARIANI
danzatrice, performer, formatrice, insegnante di danza contemporanea, DanzeducatorÉ™®
SME EducatorÉ™ del movimento Somatico - Body-Mind Centering®
ricercatrice indipendente sul movimento
Curiosa di tutto ciò che si muove - bambini, animali, nuvole, continenti - lavora professionalmente della danza dal 1986, prima come danzatrice free lance (Deborah Weaver - BTT, Teri J. Weikel, Ariella Vidach, Roberto Castello - Aldes, Robert Wilson), in seguito come docente nell’ambito della formazione professionale dei danzatori (Accademia Teatro alla Scala), come esperta esterna nella scuola pubblica e come performer/autrice, interessata attualmente a progetti di arte partecipata. La sua ricerca, informata e sostenuta da una lunga esperienza nelle pratiche somatiche, focalizza l’interesse sull'interconnessione tra l’universalità del corpo e l’unicità della persona: a partire dal movimento, dall’anatomia umana e dalla storia di specie, esplora l’incontro tra danza, musica, parola, immagine, considerando la corporeità come chiave della relazione tra arte, natura e scienza.
ALINE NARI
Aline Nari, artista della danza e studiosa, lavora dal 1993 nell’ambito della danza contemporanea, dell’opera lirica, della danza urbana cercando di fondere ricerca e dialogo con pubblici trasversali, contemporaneità e tradizione. A lungo danzatrice nella Sosta Palmizi, fonda UBIdanza insieme a Davide Frangioni e attualmente fa parte di ALDES. Dal 2000 ad oggi i suoi spettacoli e coreografie d’opera sono stati rappresentati in diversi paesi europei e hanno ricevuto il sostegno di istituzioni nazionali e estere. Formatrice di ambito internazionale (danzatori e cantanti lirici), all’attività artistica Aline affianca una continua ricerca didattica, rivolta ad adulti e bambini, e un curriculum accademico. Dopo la Laurea in Lettere moderne, consegue il titolo di Dottore di Ricerca in Italianistica, dal 2015 al 2018 ha insegnato Storia della danza presso l’Università di Pisa, è autrice di pubblicazioni sulla letteratura teatrale e sulla danza del XVIII e XX sec. Dal 2022 partecipa come docente nell’ambito dei progetti di formazione teatrale nazionale per insegnanti e operatori scolastici proposti da INDIRE.
DES Associazione Nazionale Danza Educazione Società c/o Dipartimento delle Arti Via Barberia 4 40123 Bologna e-mail: info@desonline.it - sito: www.desonline.it
Inviato il 24/06/2024