Bella e partecipata iniziativa martedì sera a Firenze, al circolo Isolotto.
È stata l'occasione per lanciare la campagna nazionale:
“ La Casa Brucia ”, 100.000 NO per fermare le guerre.
La campagna consiste nella presentazione della mozione (indicata di seguito) nel maggior numero possibile di consigli comunali e in altre istanze elettive, di studio, di lavoro.Come è stato detto a Firenze la mozione è anche uno strumento per sviluppare iniziativa, mobilitazione, confronto.
I promotori di questa iniziativa sono Elena Basile, Roberta De Monticelli, Domenico Gallo, Raniero La Valle, Moni Ovadia e Linda Santilli che hanno anche chiesto, con una lettera, di incontrare forze politiche e associazioni che sono contro le guerre per illustrarne le ragioni.
Alcuni di questi incontri sono stati fatti e altri si faranno nei prossimi giorni. Il primo riscontro è positivo.
La nostra associazione “ Disarma, Il Coraggio della Pace ”, è pienamente impegnata a sostenere questa campagna.
Elena Basile e Raniero La Valle, attraverso la presentazione dei loro libri che vi consiglio di leggere, cioè L'Occidente e Il Nemico Permanente e Dio Non Salvi il Re , hanno approfondito le cause che stanno dietro la guerra in corso.
Domenico Gallo, estensore della mozione, e anch'esso autore di diversi libri, in particolare Guerre (da leggere), ha illustrato le gravi posizioni assunte via via dal parlamento europeo che, anziché produrre iniziative volte a raggiungere la pace, ha alimentato un clima di guerra.
Infine Dmitrij Palagi ha illustrato le ragioni che lo hanno spinto a presentare la mozione nel consiglio comunale di Firenze, sottolineando la necessità di collegare la giusta iniziativa nelle istituzioni con la mobilitazione per la pace nella società.
Qui potete vedere il video
Ora si tratta di estendere questo lavoro.
L'impegno che a Firenze è stato preso dai numerosi presenti è di organizzare nei propri territori iniziative analoghe.
I promotori, le promotrici e molti altri che hanno accompagnato le iniziative di Disarma in questo anno, sono disponibili a partecipare e portare il loro contributo.
Ci siamo presi dunque l'impegno, nel mese di gennaio, di raggiungere molte città, in particolare tutti i capoluoghi di regione.
Come è scritto nella mozione tutto quanto va traguardato ad un importantissimo appuntamento: quando il Parlamento dovrà votare il rinnovo dell'invio delle armi in Ucraina.
In quell'occasione dobbiamo essere pronti per realizzare una importante e grande iniziativa a Roma.
Come abbiamo visto in questi 2 anni di guerra, inviare armi, non solo non è servito a nulla, ma ha provocato centinaia di migliaia di morti ed ha accresciuto il rischio che il conflitto si estende e si trasformi in conflitto nucleare.
Occorre far crescere una mobilitazione dal basso che dia forza e gambe all'appuntamento romano.
A questo devono servire le mobilitazioni locali di gennaio.
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Non abbiamo paura
Claudio Grassi
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TESTO DELLA MOZIONE PER L'ATTIVAZIONE DELLA CAMPAGNA
Centomila No per fermare le guerre
Proponiamo una mobilitazione popolare per dire No alle guerre attraverso una campagna nazionale che faccia sentire la voce di tutte le cittadine e i cittadini italiani che condividono il ripudio della guerra scolpito nell’art. 11 della Costituzione.
Chiediamo che in tutti i Consigli Comunali, in tutte le assemblee elettive, in tutte le scuole, in tutte le università, in tutti i luoghi di lavoro, siano messi in votazione e approvati ordini del giorno/mozioni/delibere che chiedano provvedimenti concreti per porre fine alla guerra in Europa e in Medio Oriente: stop all’invio di armi in Ucraina e rigetto della direttiva politica che punta ad imporre la vittoria di una parte a danno dell’altro, stop all’invio di armi e sanzioni politiche, diplomatiche ed economiche nei confronti di Israele.
Chiediamo che questi documenti, espressivi della volontà popolare, siano inviati ai rappresentanti del Governo italiano ed alle forze politiche presenti in Parlamento per indurre il nostro Paese a compiere scelte coerenti in direzione del cessate il fuoco e della soluzione pacifica delle controversie.
Proponiamo la seguente mozione, da presentare nei Consigli comunali. Tale schema, con le opportune modifiche, può essere utilizzato per le scuole, le Università ed ogni altro luogo associativo.
Ciascun presentator* può integrare la motivazione, sia nella parte che riguarda l’Ucraina, sia nella parte che riguarda il Medio Oriente, purchè siano mantenute le stesse richieste, indispensabili per qualificare la campagna e darle forza.
Chiediamo infine di dare riscontro del deposito dell'atto e del successivo esito all'indirizzo lacasabrucia@gmail.com
L'andamento della campagna nazionale sarà reso pubblico sul sito dedicato in costruzione (www.disarma.it).
Roma, dicembre 2024
Elena Basile, Roberta De Monticelli, Raniero La Valle, Domenico Gallo, Moni Ovadia, Linda Santilli
Il Consiglio comunale di ______________________
MOZIONE
Rilevato che la guerra comporta la massima violazione dei diritti dell’uomo e la irrimediabile sconfessione delle Carte dei diritti che fondano la legittimità dell’ordine internazionale sorto dopo la Seconda Guerra mondiale;
Considerato che la Costituzione italiana ripudia la guerra, vincolando il nostro paese alla costruzione della pace e della giustizia fra le Nazioni;
Profondamente preoccupato per l’esplosione, il perdurare e l’estendersi della guerra in Europa ed in Medio Oriente e per il rischio di una guerra globale che inevitabilmente comporterebbe l’uso di armi nucleari;
OSSERVA
Ucraina
La guerra iniziata il 24 febbraio con l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, si protrae da oltre due anni causando sofferenze inenarrabili alle popolazioni coinvolte, disastri ambientali e la morte sui due fronti di centinaia di migliaia di giovani mandati al massacro dai rispettivi governi;
Dopo il fallimento di un accordo di pace negoziato nell’aprile del 2022, l’orientamento assunto dalla NATO e dai vertici dell’Unione Europea, scartata ogni ipotesi di negoziato, punta ad alimentare lo scontro armato poiché auspica la “vittoria” militare dell’Ucraina e la sconfitta della Russia come unico sbocco possibile del conflitto;
Questa direttiva politica, consacrata da numerose risoluzioni del Parlamento europeo, punta ad obiettivo palesemente impossibile che richiede una continua escalation della violenza bellica attraverso la fornitura di armamenti di ogni tipo, senza limitazione alcuna. Da ultimo, la decisione, - ribadita con la Risoluzione del 28 novembre 2024 - di colpire la Russia in profondità, utilizzando sistemi missilistici forniti dai paesi occidentali si presta a innescare una spirale incontrollabile di violenza fino allo scontro diretto fra Russia e NATO con l’uso di armi nucleari in Europa.
In questo contesto di tensione crescente, particolarmente allarmante è la decisione di schierare nuovamente in Europa quei missili a raggio intermedio che il Trattato INF, stipulato del 1987 fra Regan e Gorbaciov, aveva smantellato ponendo fine alla guerra fredda.
Tanto premesso, il Consiglio Comunale di.... Interpretando la volontà dei suoi cittadini, CHIEDE
che l’Italia si adoperi per il cessate il fuoco immediato e - a tale scopo - cessi di alimentare la guerra fornendo armi e munizioni all’Ucraina.
Che l’Italia si opponga allo schieramento in Europa dei missili a raggio intermedio a capacità nucleare, già banditi del Trattato INF;
che l’Italia denunci come irresponsabile e criminogena la pretesa di perseguire la vittoria militare di una parte sull’altra come soluzione del conflitto e proponga una soluzione negoziata fondata sull’equilibrio degli interessi e sui principi della cooperazione e sicurezza in Europa espressi dall’Atto finale della Conferenza di Helsinki del 1975;
Medio Oriente
Il martirio di Gaza procede incessantemente da oltre un anno; Il bilancio – in continuo aggiornamento - di oltre 44.000 morti, fra cui 16.800 minori, 11.400 donne, 1.000 operatori sanitari, 220 impiegati delle Nazioni Unite e 175 giornalisti, oltre 100.000 feriti, è solo uno degli indicatori della gravità della tragedia in atto, aggravata dalla fame, dalle epidemie, dalla mancanza di presidi sanitari e dalla distruzione di ogni struttura civile indispensabile per la vita della popolazione. Il mandato di cattura emesso dalla Corte penale internazionale contro Netanyahu e l’ex Ministro della difesa Gallant, certifica – fra l’altro – il ricorso alla fame come strumento di guerra. Quello che sta succedendo a Gaza è una vergogna per l’umanità. Le distruzioni operate a Gaza si stanno estendendo nella Cisgiordania, nel Libano, in Siria, nello Yemen e minacciano di provocare uno scontro diretto con l’Iran. L’impunità che, per troppo tempo la Comunità internazionale ha assicurato ad Israele, consente al Governo israeliano di violare tutte le leggi internazionali, di contravvenire alle ordinanze della Corte Internazionale di Giustizia volte alla prevenzione del genocidio e di estendere la violenza bellica ad altri paesi e territori del Medio Oriente, senza limitazione alcuna;
La condotta di Israele pregiudica ogni soluzione politica che possa assicurare la convivenza fra i due popoli in un Medio Oriente finalmente pacificato.
Tanto premesso, il Consiglio comunale di...interpretando la volontà dei suoi cittadini e cittadine, e
considerando che la Convenzione per la prevenzione e la repressione del delitto di genocidio, vincola l’Italia ad agire per prevenire il crimine di genocidio
CHIEDE
Che l’Italia si adoperi per l’immediato cessate il fuoco ed - a questo fine- si adoperi perché cessi ogni fornitura di armi, sia sospeso l’accordo di associazione UE Israele e siano applicate delle sanzioni adeguate, diplomatiche, politiche e commerciali, idonee a ridimensionare l’onnipotenza di cui gode il Governo d’Israele.
Che l’Italia riconosca senza indugio lo Stato di Palestina
Dispone che copia di questa delibera (ordine del giorno, mozione) sia trasmessa al Ministro degli affari esteri, al Ministro dell’Interno ed al Presidente del Consiglio, nonché ai capigruppo di tutti i gruppi parlamentari di Camera e Senato.
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Inviato il 19/12/2024