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Francesca Camponero

RUDOLF LABAN
E LA SUA FILOSOFIA SULLA DANZA

Inviato da Eugenia Casini Ropa

unità tematica
Il corpo danzante
scarica PDFLEGGIsommario

il nome di Rudolf Laban segna l’inizio di una nuova era nella storia della danza. Teorico e creatore, poeta e scienziato, studioso e artista, Laban imposta il suo lavoro coreografico che non potrà mai essere dissociato dalla sua attività sistematica di elaborazione concettuale del movimento. Laban mira essenzialmente a una spiegazione del movimento in termini razionali; ma affronta questa problematica da poeta, da coreografo attivo e operante, ponendosi, di volta in volta, di fronte a interrogativi e a risposte che trovino anche una realizzazione sul piano pratico. Laban giunge a definire la significatività del gesto mediante la classificazione dei movimenti in centrifughi (dal centro verso la periferia, gli arti) e centripeti (dagli arti verso il centro, il tronco), distinguibili attraverso quattro condizioni che li rendono manifesti: l’uso di una particolare zona del corpo, la zona che si muove; la direzione del movimento del corpo nello spazio; il ritmo di sviluppo della sequenza motoria e il tempo in cui viene eseguita; la posizione degli accenti e l’organizzazione delle frasi. Grazie a Laban, la nuova danza del Novecento costruisce la propria teoria, dando fondamento sistematico alla pretesa di riflettere il senso stesso del vivere pratico e interiore. La danza è trasfigurazione del movimento, che nel suo realizzarsi conserva il senso pieno di quella concretezza che ne costituisce la fonte.

 

PER APPROFONDIRE. R: Laban, L’arte del movimento, Ephemeria, Macerata 1999; R. Laban, La danza moderna educativa, Ephemeria, Macerata 2009; J. Newlove, J. Dalby, Laban per tutti, Dino Audino, Roma 2008. V. Maletic, Rudolf Laban. Lo sviluppo del suo pensiero in movimento, Dino Audino, Roma 2023.