sommario
Sommario:
Introduzione
1. La pianificazione e lo sviluppo urbano fino al 1949. L’arte di arrangiarsi 6
2. Il Piano regolatore del 1951. La pianificazione abortita 24
3. Il Piano regolatore del 1957. La pianificazione inutile 39
4. Le varianti del 1964. L’adeguamento revocato 80
5. Le varianti del 1966. L’adeguamento incompiuto 83
6. Il superamento delle varianti 93
7. Riflessioni conclusive 104
8. La “forma urbana” 111
9. Gli sviluppi futuri 130
SEGNALAZIONI
Alberto cipriani/ VIBanca. 100 anni. Ieri, oggi.. domani
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EDITORIALE
Torniamo a proporre ai lettori, dopo i numeri 2 e 11, un numero della rivista composto da un unico argomento e a opera di un solo autore.
Si tratta di una ricerca approfondita di Giuliano Beneforti che ricostruisce le vicende urbanistiche di Pistoia dal 1949 al 1972.
Su questo stesso argomento l’autore ha dato alle stampe nel 1979, per l’editore Tellini, il volume Appunti e documenti per una storia urbanistica di Pistoia 1840 –1940, che si fermava alle soglie delle vicende della Seconda guerra mondiale.
Si trattava di un volume innovativo poiché affrontava per la prima volta, in maniera organica e completa, un argomento di questo genere e proponeva a studiosi, ricercatori e studenti una riflessione sui nodi, i pregi e i limiti della crescita e della modificazione di Pistoia negli anni centrali dell’Ottocento e del Novecento.
Testo che è stato a lungo un esempio isolato e che ha sollecitato ulteriori approfondimenti e studi sull’urbanistica pistoiese di quel periodo.
Mancava, però, un lavoro similare per gli anni successivi che, fra l’altro, sono stati quelli in cui le modificazioni territoriali si sono fatte più numerose, rapide, profonde e cariche di ricadute per lo sviluppo della società pistoiese e per la vita quotidiana dei cittadini.
Recentemente Giuliano Beneforti ha deciso di proseguire il suo lavoro analizzando le modifiche al territorio urbano dal dopoguerra fino agli inizi degli anni Settanta e ne ha proposto la pubblicazione sulle pagine della nostra rivista.
Ci è sembrato utile accogliere la sua proposta, dando così continuità a una ricerca che, a oltre trenta anni di distanza dall’uscita del primo volume, permette di allargare le nostre conoscenze sulle vicende urbanistiche di Pistoia fino a un’epoca a noi più vicina, ma anche ormai sedimentata e ascrivibile alla storia cittadina. La redazione
Inviato il 29/07/2025