Il saggio affronta tematiche di grande rilievo che riguardano il lavoro dell’attore per “costruirsi un sistema personale di orientamento - un’etica”, come la dialettica tra acculturazione e inculturazione; le molte facce del “guru” e il “guru” collettivo; le molteplici scuole di teatro; il processo della conoscenza per l’attore.
“Dietro quei piedi che - dice la gente di teatro - sanno riflettere, c'è la coscienza di un sapere incorporato che coincide con la strada, il tempo, gli incontri, gli ambienti attraversati, senza l'il-lusione d'un traguardo. Un sapere che non separa pensiero e azione, mezzi e obiettivi, che si può apprendere, che si può trasmettere lentamente, per via diretta e indiretta. E che non si può
schematizzare e riprodurre.”