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UNITÀ TEMATICA N. 21
LA DINAMICA
DELLA MATERIA VIVENTE

Autore

Marcello Buiatti

LA CULTURA UMANA

 

Inviato il 20/12/2019




Secondo Hans Jonas, probabilmente lo studioso del secolo scorso che meglio di altri è riuscito a unire una conoscenza profonda ed aggiornata della Biologia a quella della filosofia e in particolare della etica, sostiene che la differenza fra gli umani e gli altri esseri viventi può essere definita da tre oggetti simbolici che corrispondono ad altrettante capacità presenti solo nella nostra specie.

 

Il primo di questi oggetti è “la immagine” (immaginazione) e cioè la capacità solo umana di “inventare” nel cervello oggetti che non esistono nella realtà come si desume anche, ad esempio, dalle pitture rupestri in cui gli oggetti non vengono “fotografati” ma assumono caratteristiche modificate dal pittore e quindi rispondenti alla sua “estetica” individuale ed irripetibile.

 

Il secondo oggetto è invece “lo strumento” che è di fatto la proiezione sulla materia esterna di un “progetto” umano totalmente inventato dall’autore ed utile alla sua vita.

 

Il terzo, infine è la “tomba” che è il simbolo della umana capacità di trascendenza.

 

Tutti e tre gli oggetti che ci fanno umani sono quindi prodotti della nostra incredibile capacità di invenzione che ci è data da un cervello che come sanno i biologi ed evoluzionisti è dotato di ben 100 miliardi di neuroni che si possono connettere in un milione di miliardi di connessioni diverse a cui corrispondono infiniti “pensieri”.

 

Si è anche dimostrato recentemente che le connessioni (“sinapsi”) non sono in alcun modo derivate da un “programma” scritto nel nostro DNA ma invece si organizzano essenzialmente nei primi tre o quattro anni di vita in funzione dei segnali umani che ricevono.

Si sa infatti che alla nascita le sinapsi sono quasi casuali ma in seguito vengono stabilizzate solo quelle che hanno ricevuto segnali mentre le altre sono sottoposte al “pruning” (potatura).

Questo processo poi continua, anche se con una velocità molto minore, per tutta la vita per cui possiamo dire che i nostri pensieri e comportamenti cambiano continuamente in funzione della nostra socialità con chi ci sta vicino e colloquia con noi. Ne discende che ognuno di noi ha una enorme potenzialità di pensieri diversi che cambiano continuamente con le interazioni con i nostri simili in modo del tutto imprevedibile, come sono del resto gli incontri che abbiamo durante le nostre vite.

E’ quindi evidente che il concetto delle “due culture”, una scientifica e l’altra umanistica è del tutto falso come del resto ci dice la nostra storia di specie che si differenzia dalle altre solo per pochi geni, che si esprimono tutti nei nostri cervelli e ci hanno permesso di avere tanti neuroni e di scambiare i nostri pensieri con gli altri cosa che non avviene al nostro livello nemmeno negli altri primati.

E infatti se studiamo la nostra storia vediamo che Homo sapiens ma anche gli altri “ominini” che hanno vissuto con noi avevano ognuno una sola cultura e cioè sapevano tutti costruire utensili e rifugi e scambiavano “parole” gli uni con gli altri. In realtà anche pochi secoli fa esistevano diverse culture caratteristiche dei popoli e delle loro storie ma non erano generalmente divisibili in umanesimo e scienza.

Così era ad esempio nel nostro rinascimento e infatti lo stesso Galileo,iniziatore della scienza moderna scriveva poesie, dipingeva, era un famoso suonatore di liuto, Piero della Francesca era anche un grande matematico, il Brunelleschi un formidabile architetto ma anche scultore, per non parlare di Leonardo la cui cultura era immensa e toccava la matematica, la letteratura, la pittura, la ingegneria ecc. come si può ancora vedere nel museo di Vinci, suo paese natale. Anche in tempi molto più recenti del resto sono molti gli scienziati che scrivono romanzi, poesie, dipingono e fanno musica.

 

Un esempio famoso di questa interculturalità è Primo Levi, chimico e scrittore contemporaneamente come del resto Isaac Asimov scienziato e scrittore di romanzi di fantascienza o anche Einstein ottimo suonatore di violino e tanti altri.