da Sergio Bellucci, E-work, Derive Approdi, Roma 2005 (edizione esaurita).

Prefazione di Domenico De Masi

Il libro di Sergio Bellucci cerca di decifrare con grande acume la torrenziale irruzione delle nuove tecnologie nel nostro universo cognitivo. L’intento è quello di pervenire a un paradigma interpretativo capace di svelare i nessi tra la prepotenza del progresso scientifico-tecnologico e l’ambiguità delle nostre reazioni.

La percezione sociale della scienza, la consistenza e la qualità del digitale, il rapporto che si va instaurando tra le nuove tecnologie e il nostro modo di acquisire dimestichezza con esse, la rivoluzione percettiva delle categorie fondamentali costituite dal tempo e dallo spazio, il rapporto tra smaterializzazione e creazione di senso, la sua potenziale traduzione in conflitto e politica offrono altrettanti itinerari lungo i quali Bellucci ci accompagna con questa sua preziosa illuminante mappa.

La mia introduzione nulla può aggiungere all’utile completezza di questo saggio. Mi limito, perciò, a esibire le riflessioni che ho appuntato durante la sua tonificante lettura..... (continua nel pdf).

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